di Nicola Pucci
Roland-Garros 2013, ovvero cronaca di due vittorie annunciate. Rafael Nadal e Serena Williams erano attesi alla vigilia come grandi favoriti del torneo in terra di Francia ed hanno infine rispettato i pronostici mettendo il bacheca la Coppa dei Moschettieri. Il maiorchino ha realizzato l’exploit mai riusciuto a nessuno, 8 vittorie in un singolo Slam, l’americana ha bissato un successo ormai lontano, datato 2002. Non rimane che dar voce alle pagelle, promossi e bocciati di un evento che ha regalato emozioni e buone notizie per i colori azzurri.
Nadal in trionfo per l’ottava volta a Roland-Garros – da eurosport.fr
Nadal 8. Sì, otto, come le vittorie nel torneo parigino che lo consacra, caso mai ce ne fosse ulteriore bisogno, come il più grande di sempre su terra battuta. Arranca al debutto con Brands, lascia un set anche a Klizan, i patemi contro il nostro Fognini. Ma questa era la prima settimana, dagli ottavi di finale Rafa ha alzato il livello e per Nishikori e Wawrinka, come per Ferrer in finale, non c’è stata possibilità alcuna. Rimane allora il ricordo della memorabile semifinale con Djokovic, decisa al quinto set e da annoverare di diritto tra le partite che resteranno negli annali del tennis ed hanno visto lo spagnolo protagonista. Ma non era dato per spacciato qualche mese fa?
Ferrer 7,5. Che dire del buon David? Sulla superficie a lui più congeniale, dove ritmo e corsa sono armi necessarie, agguanta la prima finale Slam della sua vita tennistica. Forse sarà anche l’ultima, probabilmente equivale ad una sorta di premio alla carriera, ma non lascia set per strada, demolendo le speranze francesi riposte su Tsonga di tornare ad avere un tricolore sul gradino più alto del podio. In finale ha tutto contro, precedenti, inferiorità tecnica ed emozione… poteva farcela? Giammai, ma gli applausi se li merita comunque.
Tsonga 7. Buon cammino per il moro di Francia, che dopo 30 anni fa sognare il bis del Noah anno 1983. Seppelisce Federer nei quarti ed è già un bel colpo, peccato la resa quasi incondizionata in semifinale contro Ferrer. Magari l’anno prossimo, Nadal permettendo, arriva fino in fondo.
Haas 7. Mi piace dare un bel sette al veterano Tommy che giunge ai quarti col suo bel tennis classico e non sfigura certo al cospetto del numero 1, Nole il serbo. Epica la sua sfida con Isner che gli annulla un match-ball dopo l’altro e lo trascina al quinto set, lo attendo a Wimbledon dove, salute permettendo, sarà pericoloso per tutti.
Robredo 7. Non posso mentire, ho tifato per lui, l’altro Tommy che avanza a dispetto dell’età. Torna competitivo quando pareva tramontato e completa tre rimonte da urlo con Sijsling, Monfils e Almagro prima di fermarsi ormai privo di forze nel derby con l’amico Ferrer.
Djokovic 6,5. Qualche ombra all’inizio con Goffin, la sculacciata a Dimitrov in rivincita dello smacco subito a Madrid, un set concesso a Kohlschreiber, la delusione semifinale con Nadal. Era il re del ranking ma anche stavolta Roland-Garros lo respinge negandogli l’hurrà nell’unico Slam che ancora non tiene in bacheca. Ma arriverà il suo turno, prima o poi.
Fognini 6,5. Promozione anche per il Fabio nostro che vince, bene, due match rognosi con Back e Rosol e fa vedere i sorci verdi al Nadal che la prima settimana del torneo non era ancora superRafael. Peccato il primo set non portato a compimento, magari ci scappava la sorpresona…
Gasquet 5,5. Sciagurato Richard, che sperpera due set di vantaggio nell’altro match più bello del torneo, quello con Wawrinka agli ottavi. Avrei voluto vederlo contro Rafa ai quarti, drittaccio ad uscire dello spagnolo contro il rovescio meraviglia del francese.
Seppi 5,5. Fa il suo dovere vincendo con Leonardo Mayer e Kavcic, ma ci mette un po’ troppo, cinque set in entrambe le partite, ed arriva senza benzina al terzo match con Almagro che lo ridimensiona in tre set. Andò meglio l’anno scorso, ricordate?
Federer 5. Ho la sensazione, ma magari mi sbaglio, che il pesante k.o. con Tsonga sia stato il canto del cigno. Il Magnifico passa un paio di turni, rimonta con Simon negli ottavi ma contro Jo-Wilfried è la copia del Federer disarmato sul rosso che già avevamo visto a Roma con Nadal. Tornerà al Parc d’Auteuil?
Berdych 4. Dispiace ripetersi con il bel Tomas, ma va fuori al debutto con Monfils che del Roland-Garros è il beniamino. Come sempre fa e disfa a suo piacimento, rimonta da due set sotto, arriva al quinto ma nella bolgia decisiva in quanto a personalità lascia a desiderare, e neppure poco.
Serena Williams vince a Parigi – da urbanmecca.net
Serena Williams 9,5. Non gli assegno un bel 10 perchè con Kuznetsova lascia per strada un set mancando così il percorso perfetto, ma Serenona dalla sconfitta di una anno fa con Razzano al primo turno non la batte proprio più nessuna. E sulla terra ha fatto pure bottino pieno, dopo Madrid e Roma. Quasi quasi Nadal la invidia per quanto è forte.
Sharapova 8. Gran torneo, quello della campionessa uscente. Che vince match difficili con Jankovic e Azarenka e in finale gioca al meglio. Solo che Williams è più forte di lei e nulla può, perde lo scettro di regina ma lo fa a testa altissima.
Errani 7,5. L’anno scorso vinse il doppio e perse la finale del singolare. Quest’anno agguanta la semifinale ma si fa travolgere da Serena e nella finale in coppia con Robertina Vinci cede alle russe Makarova-Vesnina. Piccolo passo indietro ma la conferma ad altissimi livelli è dato certo.
Azarenka 7. Perde di un soffio con Sharapova palesando, e non è la prima volta, qualche lacuna quando la sfida è lottata all’ultimo punto. Tornerà numero 2 del ranking e già questo è un bel traguardo, dietro a wonder-Williams è lei la prima.
Kuznetsova 7. Son contento di ritrovarla ai massimi livelli, quando gioca bene è forse l’unica in grado di opporsi con tocco e potenza a Serena. A cui strappa un set, l’unico, ai quarti di finale andando pure avanti di un break… ma la bella storia della vincitrice 2009 si ferma qui.
Kirilenko 7. Merita una citazione perchè è sempre molto bella, raggiunge i quarti di finale e per la prima volta sarà nelle prime dieci del ranking.
Schiavone e Vinci 6,5. Errani va in semifinale ma le altre nostre due portacolori le fanno buona compagnia raggiungendo gli ottavi. Qui trovano Azarenka e Williams e la corsa finisce ma la missione è compiuta, l’onore italico è salvo.
Roland-Garros 2013 si chiude qui, la terra battuta ora lascia spazio ai prati erbosi di Wimbledon. Noi ci saremo, a braccetto col grande tennis.
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