Rolando: "Palacio più forte di..." - Rolando, difensore dell'Inter, è stato intervistato da "Libero".
Il centrale portoghese nella sua intervista ha parlato delle sue esperienze e non solo, anche dei suoi compagni di squadra e delle sue aspettative. Spicca un complimento a Palacio.
Rolando, quanto rammarico c’è per il pareggio di Bologna? «Molto, potevamo avanzare in classifica».
A Napoli ha faticato, all’Inter è titolare. Cos’è cambiato? «Quando sono arrivato in Italia ero fermo da sei mesi.Sono entrato in forma a marzo quando non c’era molto tempo, per questo ho giocato poco».
Cosa ha pensato quando ha saputo che Mazzarri la voleva all’Inter? «Ero felice, questa è una grande società. Lo ringrazio di aver detto che mi ha voluto lui: è sempre importante quando un allenatore ha fiducia in te».
Lo vede cambiato rispetto alla scorsa stagione? «No, lavora sempre per vincere. Qui tenta di far lo stesso di quanto fatto a Napoli ma ha bisogno di tempo, è il suo primo anno».
C’è un po’ di spirito di vendetta verso il Napoli? «Non la penso così, la società mi ha aiutato e per questo la ringrazio. Non ho mai pensato alla vendetta ».
L’ambiente a Milano com’è? «Oltre al freddo e al fatto che manchi il mare (ride, ndr), è molto tranquillo, si può lavorare bene senza troppa pressione».
Tra i compagni, chi l’ha impressionata di più? «Palacio, dal vivo è anche più forte di quanto sembri in tv. Anche Alvarez, da mezzala sta facendo benissimo. Poi c’è il bambino,Kovacic, che è un fenomeno».
E Zanetti? «Quando lo guardavo in tv tutti mi dicevano “è vecchio, gioca da tanto”, invece è come un ragazzino. Mi ha accolto benissimo, come un amico. È una grande persona».
Impressioni su Thohir? «Anche se è stato poco qui, mi è piaciuto. Mi è sembrato una persona felice, uno che vuole sempre vincere e questa è una cosa molto importante».
Domenica per la prima volta sarà a San Siro. Avete pronto un regalo? «Anche se fosse rimasto in Indonesia, il nostro regalo sarebbe stato una vittoria, è quello per cui lavoriamo». C’è un giocatore che consiglierebbe? «Ho tanti amici, se potessi porterei tutta la nazionale portoghese (ride, ndr)! Non vorrei però fare uno sgarbo a qualcuno».
Cosa manca per lo scudetto? «Due cose: gli infortunati come Milito e Icardi e poi un po’ di tempo per comprendere il lavoro del mister».
Juan ha detto: «Non firmo per il terzo posto».
È d’accordo? «Io firmerei sempre per il primo posto, ma bisogna aspettare. Se rientrano gli infortunati e non succede nulla di clamoroso, possiamo fare qualcosa di importante».
Ci pensa ai Mondiali? «Claro! È qualche tempo che non mi chiamano ma ho parlato con il ct. Per farcela devo fare bene qui all’Inter».
Il Pallone d’Oro lo vince Ronaldo? «Questa è l’unica certezza che ho: ha fatto un anno fenomenale».
Gli consiglierebbe Milano? «Claro, per giocare all’Inter. Credo che sia il numero 1 in assoluto».
È qui in prestito dal Porto. Ha già pensato al futuro? «Non so cosa mangerò a pranzo, figurati cosa farò a giugno. Fino a fine stagione sono qui, poi...».