Magazine Musica

Rolling Stones – Morte ad Altamont

Creato il 21 novembre 2011 da Yourpluscommunication

di Sergio Gilles Lacavalla

Rolling Stones – Morte ad Altamont
Che si aspettava Alan David Passaro, che gli dessero una medaglia? «Se quel negro non ha sparato a Mick Jagger è perché sono intervenuto io» aveva dichiarato alla radio l’Hell’s Angel, lamentandosi che gli Stones non lo difendessero.

Il 14 gennaio del 1971, il giudice della contea di Alameda County dichiarò Alan David Passaro «non colpevole» dell’omicidio di Meredith Hunter, perché aveva agito per «legittima difesa».

Ma certo, come no.

In quel sanguinoso 6 dicembre del 1969, all’autodromo di Altamont, California, durante il concerto dei Rolling Stones, Passaro invece aveva acceso il motore della sua Harley sulla strada del delitto che esige il proprio riconoscimento.

“Quando iniziò Under My Thumb, un ragazzo di colore di diciotto anni […] tentò di avvicinarsi di più al palco, ma gli Angels gli furono addosso, cominciarono a spingerlo e a colpirlo […] Meredith reagì, tirò un pugno a uno facendolo barcollare appena, provò a fuggire, poi a difendersi quando i suoi compagni lo aggredirono, ma gli Angeli erano troppi e allora lui tirò fuori il suo revolver cromato a canna lunga […] ma fu subito colpito da dietro a un fianco con una coltellata da parte di Alan David Passaro, l’Angelo di ventuno anni che gli inflisse la morte con altre quattro pugnalate mentre i suoi complici riempivano il giovane di colpi di stecche da biliardo, lo spingevano contro la lama […]

Quando il ragazzo fu soccorso, nella tenda della Croce Rossa, ormai era tardi. Lo portarono via in elicottero. Ma era già morto dissanguato. La sua ragazza piangeva e continuava a ripetere che non era vero, che non poteva essere successo veramente” (da “Rockriminal. Murder Ballads. Storie Di Rock Balordo E Maledetto”).

«Pura arte in mezzo all’orrore», come scrisse il giornalista Lester Bangs nel suo articolo. Che aggiunse: «Non era solo Altamont, l’intera società pacifista era marcia fino alle budella […] La morte dell’innocenza a Woodstock il cazzo! Altamont è stata la vera rivelazione».

Rolling Stones – Morte ad Altamont
Altamont “dichiarava, una volta per tutte, che il sogno del peace & love era proprio finito. Era stato solo uno schifo di illusione: erano rimaste soltanto violenza e gente istupidita dalla droga […] Un tale annegò in un canale in preda a un acido mentre due persone morirono nel pomeriggio investite da una macchina guidata da un tipo strafatto […] Una ragazza nuda e infreddolita piangeva piena d’acido e con labbra spaccate.

«Quattro nascite e quattro morti ad Altamont», reciterà il notiziario radiofonico. […] gli Angeli, ubriachi di Budweiser e fatti di acidi e anfetamine […] cominciarono fin dalla mattina a fare il loro dovere e a far rispettare il palco e le proprie motociclette. Guai a chi tentasse di salire su quella scena che doveva accogliere prima degli Stones Crosby, Stills, Nash & Young, Santana, Jefferson Airplane, Flying Burrito Brothers e Grateful Dead. Guai a chi sfiorasse le loro Harley Davidson parcheggiate.

«La moto è tutta la mia vita, la moto è sacra», disse l’Hell’s Angel Sonny Barger alla radio. «E se qualcuno me la tocca, io gli spacco la faccia!» «E bravo Sonny» commentò Charlie Watts” (da “Rockriminal. Murder Ballads. Storie Di Rock Balordo E Maledetto”).

Poi arrivarono loro. E Alan David Passaro rubò la scena a Mick Jagger. Il 29 marzo del 1985 lo ripescheranno che galleggiava sulle acque del Coyote Creek nella Santa Clara County: ucciso da un colpo di pistola in testa. Prima o poi doveva accadere: gli Angeli con la faccia sporca possono ambire solo a un’onorificenza di piombo.

Add to Google


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :