Immagine cassata da Matteo Bertelli per Umore Maligno
Città eterna, Capitale d’Italia, Ombelico del mondo: questi gli appellativi di Roma. Una volta. Con sommo raziocinio Mario Monti ha declinato l’appoggio alla candidatura olimpica, una chimera in questi tempi di crisi, nel solco della saggezza degli antichi. Unni.
Saltano le Olimpiadi a Roma. È record.
Il governo dice no a Roma 2020. E sì a Valsoia [usatosicuro]
Monti ha cassato la candidatura della Capitale. Togliendo la soddisfazione al CIO.
Ha prevalso la considerazione che l’Italia non può permettersi un’avventura con troppe incognite e con costi non chiari. Salta così l’unificazione della penisola.
Decisivi nella valutazione del presidente del consiglio la crisi economica, il caso di Atene 2004 e il timore di una rielezione di Alemanno.
No a Roma 2020. Sì a Pompei 79 d.C.
Il presidente del Consiglio ha ufficializzato la decisione al presidente del Comitato organizzatore, Mario Pescante, al presidente del CONI, Petrucci e al sindaco di Roma, la neve.
“Questo evento avrebbe potuto essere una grande occasione di redistribuzione delle ricchezze”, hanno dichiarato le associazioni mafiose.
“Rinuncia dolorosa ma ci sono troppe incognite e costi non chiari” ha dichiarato Tiberio ‘o stronzo d’aa Salaria.
Restano in corsa Madrid, Tokyo, Istanbul, Doha e Baku. Favorite le prime tre, viste le incertezze sull’esistenza delle altre due.