Roma, al via la sperimentazione per i taxi 100% elettrici. Alleanza “green” tra Nissan Italia e Uri

Creato il 28 settembre 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

Parte a Roma una sperimentazione per verificare la fattibilità operativa del trasporto taxi con veicoli 100% elettrici, con l’obiettivo di incentivare le istituzioni a supportare la mobilità sostenibile. L’alleanza “green” nella Capitale nasce tra Nissan Italia e Unione Radiotaxi d’Italia (Uri) che, oggi, hanno presentato la partnership che porterà sulle strade di Roma due taxi, Nissan Leaf, della Cooperativa 3570, puntando ad allargare la sperimentazione a stretto giro anche a Milano e Firenze.

(meridiananotizie.it)

L’alleanza tra Nissan Italia e Unione Radiotaxi d’Italia. L’accordo, ha spiegato Loreno Bittarelli, presidente di Uri e Cooperativa 3570, prevede l’installazione di una colonnina di ricarica rapida della casa automobilistica presso il centro hub della Compagnia di taxi all’aeroporto di Fiumicino in grado di ricaricare i veicoli in meno di 30 minuti da zero all’80%, e un’innovativa unità di ricarica rapida mobile: un furgone Nissan NV400 equipaggiato esclusivamente per il 3570, che permetterà ai taxi 100% elettrici di essere sempre disponibili. L’utilizzo di queste vetture porterà oltre a un indubbio taglio delle emissioni inquinanti, un dimezzamento dei costi per i tassisti che sceglieranno in futuro questa soluzione green.

Il passaggio ai taxi elettrici presuppone però la soluzione delle problematiche di ricarica. Questo processo, secondo Bittarelli, “è in ritardo anche a causa dalla scarsa attenzione della politica nazionale e locale”. “Noi – ha aggiunto – la nostra parte l’abbiamo fatta puntando sulla mobilità sostenibile, senza sussidi nè incentivi ma ci auguriamo di avere presto una risposta da parte delle istituzioni”.

Roma come Lisbona, Londra, Amsterdam e New York. Sulla scia della strada intrapresa da Nissan con i taxi elettrici in città come Lisbona, Amsterdam, Londra e New York, Bruno Matucci, amministratore delegato di Nissan Italia, ha ricordato che “il problema è rappresentato dalle infrastrutture, laddove c’è stato un investimento la mobilità elettrica è partita perché i vantaggi sono indubbi”. “In Italia purtroppo – ha concluso – non sembra essere prioritario il supporto alla mobilità elettrica”. (ANSA)


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