Nei primi periodi dell'era repubblicana, si facevano bagni all'aperto ed in acqua fredda, ma con il passare del tempo le case romane destinarono una stanza al bagno, in principio sempre freddo poi riscaldato e ancora più ricco di stanze, destinate ad usi supplementari (sauna, massaggio, relax). Le prime terme romane pubbliche erano piccole e semplici, nel corso dell'impero romano, nacquero i maestosi edifici termali ancora oggi, vengono ammirati i ruderi che rappresentano, un'istituzione sociale. Per i romani, non aveva nessuna importanza il ceto sociale di appartenenza, tutti i giorni frequentavano le terme, rese grandiose dalle strutture in marmi pregiati e dalle decorazioni di lusso. Poco tempo dopo, si aggiunsero le biblioteche, sale da riunioni e conferenze, palestre, stadi e solari. Vi si eseguivano scambi culturali, sociali e commerciali, nei porticati alloggiavano botteghe di ogni genere e nei giardini si facevano lunghe passeggiate. Nell'epoca imperiale, a Roma, si utilizzavano le sorgenti anche per usi terapeutici specifici; in considerazione del fatto che i romani si sottoponevano alla cure termali per ottenere benefici energici di alcune funzioni organiche es: il respiro, la funzione cardiaca, il ritorno venoso e la sudorazione. Nei tempi d'oggi, queste forme curative, si possono paragonare alla "stimoloterapia aspecifica - effetti fisici del bagno in acqua" che è studiata e messa in pratica per le sue capacità terapeutiche, specialmente per la prevenzione e la riabilitazione. Il periodo curativo di trattamento era di 4 settimane (1 mese) eseguibile sotto controllo medico.Le stagioni più indicate erano la primavera e l'autunno; in conclusione le terme romane, rappresentavano un luogo di benessere che si può paragonare ai nostri moderni "centri di benessere."
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Nei primi periodi dell'era repubblicana, si facevano bagni all'aperto ed in acqua fredda, ma con il passare del tempo le case romane destinarono una stanza al bagno, in principio sempre freddo poi riscaldato e ancora più ricco di stanze, destinate ad usi supplementari (sauna, massaggio, relax). Le prime terme romane pubbliche erano piccole e semplici, nel corso dell'impero romano, nacquero i maestosi edifici termali ancora oggi, vengono ammirati i ruderi che rappresentano, un'istituzione sociale. Per i romani, non aveva nessuna importanza il ceto sociale di appartenenza, tutti i giorni frequentavano le terme, rese grandiose dalle strutture in marmi pregiati e dalle decorazioni di lusso. Poco tempo dopo, si aggiunsero le biblioteche, sale da riunioni e conferenze, palestre, stadi e solari. Vi si eseguivano scambi culturali, sociali e commerciali, nei porticati alloggiavano botteghe di ogni genere e nei giardini si facevano lunghe passeggiate. Nell'epoca imperiale, a Roma, si utilizzavano le sorgenti anche per usi terapeutici specifici; in considerazione del fatto che i romani si sottoponevano alla cure termali per ottenere benefici energici di alcune funzioni organiche es: il respiro, la funzione cardiaca, il ritorno venoso e la sudorazione. Nei tempi d'oggi, queste forme curative, si possono paragonare alla "stimoloterapia aspecifica - effetti fisici del bagno in acqua" che è studiata e messa in pratica per le sue capacità terapeutiche, specialmente per la prevenzione e la riabilitazione. Il periodo curativo di trattamento era di 4 settimane (1 mese) eseguibile sotto controllo medico.Le stagioni più indicate erano la primavera e l'autunno; in conclusione le terme romane, rappresentavano un luogo di benessere che si può paragonare ai nostri moderni "centri di benessere."
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