Il minorenne, fermato dai carabinieri per l'accoltellamento di due bengalesi avvenuto a Roma nel quartiere di Torpignattara, ora rischia una condanna per tentato omicidio. Il ragazzo, di 16 anni, già ad aprile scorso aveva aggredito un cittadino bengalese con il pretesto di una sigaretta.
Sono però ancora in corso indagini per ricostruire la dinamica di quanto accaduto all'alba di sabato in via Serbelloni.
Secondo il comandante del Gruppo carabinieri Roma, il colonnello Giuseppe La Gala, che ha annunciato il fermo durante un sopralluogo a via Serbelloni, l'episodio «va inquadrato come un fenomeno di bullismo» e non come conflitto tra comunità italiana e straniera. A Torpignattara, spiega, i cosiddetti bulli «sono sia italiani che stranieri. Gia in passato - afferma - si sono resi protagonisti di episodi del genere e sono stati immediatamente arrestati».
Le indagini dei carabinieri proseguono per identificare gli altri due giovani che avrebbero partecipato all'aggressione a calci e pugni al primo bengalese, ma non all'accoltellamento degli altri due, secondo quanto accertato finora. In base alle informazioni raccolte dagli investigatori potrebbe trattarsi di due ragazzi romeni. Già in passato questa piccola "gang multietnica" avrebbe compiuto azioni analoghe, usando la richiesta di una sigaretta come pretesto per attaccare discorso e scatenare la violenza.
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