Nulla di strano se non fosse per il suo nervosismo e i documenti poco credibili. Due elementi che hanno insospettito il direttore della filiale dell'istituto di credito nel quartiere Testaccio che, giustificandosi per problemi tecnici ai computer, riconvocava per il giorno seguente l'uomo ambiguo.
Contemporaneamente il direttore ha contattato i carabinieri della Stazione Aventino i quali hanno disposto un servizio mirato all'interno della banca: vestiti in giacca e cravatta, si sono sostituiti agli impiegati presenti aspettando il cliente che, quando si è ripresentato per nulla insospettito dai «nuovi» impiegati, ha esibito nuovamente carta d'identità e tessera sanitaria false per aprire il desiderato conto corrente.
Ad aprirsi per lagarsi ai suoi polsi, però, sono state le manette. Oltre ai reati di detenzione di documenti di identificazione falsi e false generalità a Pubblico Ufficiale, il 50enne calabrese dovrà anche rispondere di tentata truffa e sostituzione di persona.