A sfidare la crisi economica e il caro benzina erano file di automobilisti, che in tanti si rifornivano al distributore, quasi increduli e convinti che il risparmio avvenisse alla luce del sole: pagando il carburante 10 centesimi in meno rispetto alla media dei costi. Ma quando gli investigatori hanno controllato il distributore hanno scoperto che nelle adiacenze c'erano 12 cisterne di diversa capacità, divise per tipologia di carburante, cinque delle quali interrate e nascoste da vasi di fiori.
L'indagine era inizialmente partita dal controllo di un'autocisterna vuota, da parte di una pattuglia della Polstrada di Roma, sulla bretella Fiano Romano-San Cesareo: gli agenti hanno scoperto che la motrice ed il rimorchio provenivano da due diversi furti di carburante, avvenuti nella zona di Assisi alcune ore prima. Attraverso l'analisi del tracciato del sistema di antifurto satellitare installato sul mezzo, gli investigatori hanno ricostruito l'itinerario dell'autocisterna, risalendo al distributore di Sant'Angelo Romano.
Dopo aver sequestrato le cisterne e le attrezzature utilizzate per i travasi, gli agenti hanno recuperato oltre 57 mila litri tra gasolio e kerosene e 10 mila litri di carburante blue diesel. I responsabili del distributore, un romano di 49 anni e un cittadino moldavo di 45 anni, pregiudicato, sono stati denunciati per ricettazione. Una parte del carburante è stato restituito al legittimo proprietario. Le indagini per individuare il proprietario del restante carburante per la riconsegna. E i clienti, delusi, hanno sfatato il mito del distributore 'low cost', scoprendo che la benzina a 10 centesimi in meno potevano così poco solo perchè era rubata.
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