Già arrestato e condannato dalla Corte di Appello di Roma a 12 anni di carcere nell’ambito dell’inchiesta che sgominò l’organizzazione nel 2006, De Witt aveva finto un malore ed era stato trasferito in detenzione domiciliare in un centro di terapia sulla Prenestina, a Roma, da cui era scappato.
I Carabinieri di Castel Gandolfo, da tempo, sospettavano che l’evaso si trovasse nel litorale sud di Roma e hanno creato una serie di appostamenti per riuscire ad individuarlo. Fino a ieri sera, quando il De Witt uscendo da una villetta in via della Marmore ad Ardea, è stato catturato senza poter reagire o tentare l’ennesima fuga.
Claudio De Witt era uno dei capi dell’organizzazione che riusciva a spostare dalla Spagna quantitativi importanti di cocaina. Circa 25 chili a settimana. E proprio l’ex latitante, oltre a gestire la zona sud-est della capitale, era anche uno dei corrieri che andavano personalmente a prendere la droga a Barcellona.
Il traffico avveniva solitamente via mare ma non solo, quando occorreva noleggiavano macchine fino all’Italia e poi prendevano dei taxi per dare meno nell’occhio. Il loro mercato comprendeva Roma, Viterbo e provincia e la zona dei Castelli Romani (Grottaferrata e Frascati). Il capo dell’organizzazione è Emiliano Suriano, che attirò l’interesse degli investigatori, all’epoca, per il suo sfoggio di macchine di grossa cilindrata come una Ferrari e un Bmw x5.