Oggi, finalmente, si è estinto.
L’usuraio, B.G., è un italiano di 63 anni che si serviva di un serbo, A.A., di 44 anni per intascare il denaro.
La donna, titolare di un’attività di vendita di frutta e verdura a Ponte Milvio, però, grazie ad un video con il telefonino, li incastra entrambi.
A far scattare le manette il reato di minacce aggravate a scopo di estorsione poichè il serbo si è presentato con una pistola a salve nel negozio di frutta della filippina in piazza Maresciallo Diaz, nella zona di Ponte Milvio.
La donna dopo tanti anni aveva deciso di smettere di pagare poichè quello che doveva essere un piccolo prestito, si è trasformato con il passare del tempo in una vera e proprio ossessione per la vittima, costretta a corrispondere periodicamente al suo creditore dei tassi d'interesse altissimi nonostante il piccolo debito si fosse già estinto. «La situazione è un po’ brutta. Rivoglio indietro i miei soldi. Sai come vanno queste cose, in qualche modo i debiti vanno pagati» si sentiva ripetere.
Per convincerla a pagare l'esattore ha anche minacciato la donna con una pistola, poi sequestrata. A mettere fine alla storia, sono stati gli uomini della Squadra Mobile, diretti da Vittorio Rizzi, i quali, mentre il serbo era ancora all'interno del negozio, sono intervenuti disarmandolo.
Ad intrappolare il serbo, oltre al materiale sequestrato, anche un video registrato dalla donna che ha ripreso la scena della richiesta estorsiva.
Gli investigatori dopo aver ricostruito la vicenda sono risaliti anche all'identità dell'usuraio rintracciandolo nella sua abitazione, dove hanno sequestrato 8 agendine con nominativi e cifre di denaro da corrispondere all'usuraio, oltre a numerosi oggetti in oro, alcuni dei quali riconosciuti dalla filippina che li aveva consegnati al 63enne a garanzia del debito e che mai le erano stati restituiti.
L'italiano è stato denunciato per il reato di usura e minacce aggravate, mentre il serbo è risultato anche destinatario di un ordine di cattura.