E' curioso a volte trovarsi per caso davanti alla bellezza, non la stai cercando, ma è lì che ti aspetta.
La bellezza è fatta per essere ammirata, non inquinata con troppe parole, e la riconosci da un tuffo al cuore, e da quel calore che ne consegue.
A Roma puoi trovarla in tanti luoghi, anche dove meno pensi possa essere, e nelle espressioni e sulle rughe delle persone che ci passano anche solo una volta a visitarla.
Mario Carbone è un fotografo e documentarista che nel 1955 si trasferisce nella città eterna e rappresenta la realtà dell'epoca, il dopoguerra e una città in cambiamento, catturando con la macchina fotografica istanti di vita quotidiana alla maniera di Cartier - Bresson.
Il neo - realismo, l'approccio documentaristico - cinematografico traspaiono dai suoi scatti, sembra quasi di essere ora in quei luoghi, in quegli anni, e di conoscere quei personaggi ritratti.
“Andavo a piedi dove arrivavo, da San Pietro a Trastevere.”
Una scoperta continua, entusiasmante. E’ un passante tra i passanti, non un paparazzo.
“La mia fotografia è puntata sull’uomo. Quando posso cerco di rubare le fotografie, perchè altrimenti non riesco a catturare l’espressione. Anche quando ero in studio cercavo di rubare le fotografie.”