Una scelta ben precisa questa dei ragazzi del Piccolo America. “Abbiamo deciso di riportare il cinema nella periferia di Roma e di attivare in termini culturali questo spazio, normalmente utilizzato per le discipline scolastiche sportive, aprendolo al territorio la sera per dimostrare che un’altra città è possibile, ma anche per denunciare l’assenza di percorsi formativi nelle scuole riguardanti l’audiovisivo – dice Valerio Carocci, presidente dell’associazione Piccolo America – in questo periodo storico e politico così avvilente, non possiamo che essere noi giovani a farci carico delle sorti dei nostri territori, scuole, periferie, politiche giovanili e culturali – continua Carocci – di fatto le istituzioni hanno fallito, hanno perso il rapporto con i cittadini e la città, ora possono solamente guardare ed ascoltare chi si muove ed illumina la metropoli autonomamente.”
E a quanto pare la preside del Benedetto Croce ha appoggiato entusiasta questa iniziativa.
“Ho accettato con entusiasmo la proposta dei ragazzi del Piccolo America – commenta la preside dell’I.I.S Croce – Aleramo, Emilia D’Aponte – perché incontra pienamente le esigenze formative ed educative dell’Istituto di Istruzione Superiore Croce-Aleramo. Per una sera la sede del Liceo sarà la luce del quartiere, una luce accesa da giovani per i giovani. Auspico che non resti un’esperienza unica e ringrazio Valerio Carocci che ci ha offerto questa opportunità.”
“Non crediamo che si possa più parlare di “periferia” dal punto di vista geografico – dichiara ancora Carocci – purtroppo Roma, dal centro al raccordo, è diventata un’unica periferia culturale. Da Trastevere a Colli Aniene e Casal Palocco, i ragazzi non trovano più un rapporto ed un collegamento con gli spazi culturali e sociali, sono stati abbandonati allo svago sfrenato ed alla movida violenta, ma la soluzione è semplicissima: bisogna renderli protagonisti dell’offerta culturale e non semplicemente fruitori. Con questa serata vogliamo dimostrare che vivere il proprio quartiere e la città deve necessariamente significare anche questo, è un invito a riappropriarsi degli spazi e rigenerarli, come del resto abbiamo fatto con il Cinema America”.
La felicità è un sistema complesso con Valerio Mastandrea, Hadas Yaron, Giuseppe Battiston, Filippo De Carli, Camilla Martini, Maurizio Donadoni, Teco Celio, Daniele De Angelis, Maurizio Lastrico. Con la partecipazione amichevole di Paolo Briguglia e Domenico Diele, il film è in uscita 26 novembre.
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Roma, in periferia con il Cinema America l’anteprima di Mastrandrea
Creato il 22 novembre 2015 da Trescic @loredanagenna
A Colli Aniene torna il cinema. Grazie ai ragazzi del Piccolo America e alla loro collaborazione con la Bim Distribuzione il 25 novembre, ore 20,30 – a quasi 10 anni dalla chiusura del sala Tristar – dentro la palestra del liceo Benedetto Croce (presente nel territorio del IV Municipio dal 1987 ), apriranno una sala cinematografica (via Battista Bardanzellu, 7) per l’anteprima di La felicità è un sistema complesso, di Gianni Zanasi. Parteciperanno il regista e Valerio Mastandrea. Schermi pirata per portare il cinema in periferia per i ragazzi del piccolo che ancora non hanno trovato una sede.
Una scelta ben precisa questa dei ragazzi del Piccolo America. “Abbiamo deciso di riportare il cinema nella periferia di Roma e di attivare in termini culturali questo spazio, normalmente utilizzato per le discipline scolastiche sportive, aprendolo al territorio la sera per dimostrare che un’altra città è possibile, ma anche per denunciare l’assenza di percorsi formativi nelle scuole riguardanti l’audiovisivo – dice Valerio Carocci, presidente dell’associazione Piccolo America – in questo periodo storico e politico così avvilente, non possiamo che essere noi giovani a farci carico delle sorti dei nostri territori, scuole, periferie, politiche giovanili e culturali – continua Carocci – di fatto le istituzioni hanno fallito, hanno perso il rapporto con i cittadini e la città, ora possono solamente guardare ed ascoltare chi si muove ed illumina la metropoli autonomamente.”
E a quanto pare la preside del Benedetto Croce ha appoggiato entusiasta questa iniziativa.
“Ho accettato con entusiasmo la proposta dei ragazzi del Piccolo America – commenta la preside dell’I.I.S Croce – Aleramo, Emilia D’Aponte – perché incontra pienamente le esigenze formative ed educative dell’Istituto di Istruzione Superiore Croce-Aleramo. Per una sera la sede del Liceo sarà la luce del quartiere, una luce accesa da giovani per i giovani. Auspico che non resti un’esperienza unica e ringrazio Valerio Carocci che ci ha offerto questa opportunità.”
“Non crediamo che si possa più parlare di “periferia” dal punto di vista geografico – dichiara ancora Carocci – purtroppo Roma, dal centro al raccordo, è diventata un’unica periferia culturale. Da Trastevere a Colli Aniene e Casal Palocco, i ragazzi non trovano più un rapporto ed un collegamento con gli spazi culturali e sociali, sono stati abbandonati allo svago sfrenato ed alla movida violenta, ma la soluzione è semplicissima: bisogna renderli protagonisti dell’offerta culturale e non semplicemente fruitori. Con questa serata vogliamo dimostrare che vivere il proprio quartiere e la città deve necessariamente significare anche questo, è un invito a riappropriarsi degli spazi e rigenerarli, come del resto abbiamo fatto con il Cinema America”.
La felicità è un sistema complesso con Valerio Mastandrea, Hadas Yaron, Giuseppe Battiston, Filippo De Carli, Camilla Martini, Maurizio Donadoni, Teco Celio, Daniele De Angelis, Maurizio Lastrico. Con la partecipazione amichevole di Paolo Briguglia e Domenico Diele, il film è in uscita 26 novembre.
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Una scelta ben precisa questa dei ragazzi del Piccolo America. “Abbiamo deciso di riportare il cinema nella periferia di Roma e di attivare in termini culturali questo spazio, normalmente utilizzato per le discipline scolastiche sportive, aprendolo al territorio la sera per dimostrare che un’altra città è possibile, ma anche per denunciare l’assenza di percorsi formativi nelle scuole riguardanti l’audiovisivo – dice Valerio Carocci, presidente dell’associazione Piccolo America – in questo periodo storico e politico così avvilente, non possiamo che essere noi giovani a farci carico delle sorti dei nostri territori, scuole, periferie, politiche giovanili e culturali – continua Carocci – di fatto le istituzioni hanno fallito, hanno perso il rapporto con i cittadini e la città, ora possono solamente guardare ed ascoltare chi si muove ed illumina la metropoli autonomamente.”
E a quanto pare la preside del Benedetto Croce ha appoggiato entusiasta questa iniziativa.
“Ho accettato con entusiasmo la proposta dei ragazzi del Piccolo America – commenta la preside dell’I.I.S Croce – Aleramo, Emilia D’Aponte – perché incontra pienamente le esigenze formative ed educative dell’Istituto di Istruzione Superiore Croce-Aleramo. Per una sera la sede del Liceo sarà la luce del quartiere, una luce accesa da giovani per i giovani. Auspico che non resti un’esperienza unica e ringrazio Valerio Carocci che ci ha offerto questa opportunità.”
“Non crediamo che si possa più parlare di “periferia” dal punto di vista geografico – dichiara ancora Carocci – purtroppo Roma, dal centro al raccordo, è diventata un’unica periferia culturale. Da Trastevere a Colli Aniene e Casal Palocco, i ragazzi non trovano più un rapporto ed un collegamento con gli spazi culturali e sociali, sono stati abbandonati allo svago sfrenato ed alla movida violenta, ma la soluzione è semplicissima: bisogna renderli protagonisti dell’offerta culturale e non semplicemente fruitori. Con questa serata vogliamo dimostrare che vivere il proprio quartiere e la città deve necessariamente significare anche questo, è un invito a riappropriarsi degli spazi e rigenerarli, come del resto abbiamo fatto con il Cinema America”.
La felicità è un sistema complesso con Valerio Mastandrea, Hadas Yaron, Giuseppe Battiston, Filippo De Carli, Camilla Martini, Maurizio Donadoni, Teco Celio, Daniele De Angelis, Maurizio Lastrico. Con la partecipazione amichevole di Paolo Briguglia e Domenico Diele, il film è in uscita 26 novembre.
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