Roma. La giustizia fa i saldi estivi: uccide per un debito di 10 euro, dall'ergastolo a 15 anni di galera. Lo sconto della Corte D'Appello.

Creato il 20 giugno 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale

Oggi il valore della vita è rappresentato da un numero molto piccolo e relativo. Quanto può valere la storia di una persona, il respiro di una persona, gli attimi di vita di una persona nel cosiddetto mondo civile? Poco. 
Dieci euro in alcuni casi. E’ questo il prezzo che tempo fa, un romano di 53 anni, Ubaldo Vespa, ha dato alla vita di Emiliano Cappetta. Dieci euro era il debito contratto da quest’ultimo, dieci euro per essere uccisi. Poco, troppo poco. 
Ieri la corte di Appello ha confermato 15 anni di reclusione rispetto all’ergastolo inflitto in primo grado. La motivazione? non hanno riconosciuto l'aggravante per futili motivi. Ma se dieci euro non è un futile motivo, cosa lo è?

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Emiliano Cappetta, Ubaldo Vespa, corte d'Appello, ergastolo, sentenza, Notte Criminale


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