Protagonista è una 43enne romana che gestiva da tempo una casa d'appuntamenti in un appartamento di via dei Casamari, nel quartiere romano Marconi-Ostiense.
All'interno del computer della donna, gli agenti hanno trovano numerosi video hard di rapporti sessuali che le ragazze avevano avuto con i clienti divenuti inconsapevoli «attori».
L'attività, pubblicizzata anche negli annunci di alcuni quotidiani e di diversi siti internet, è stata interrotta dall'intervento della polizia, grazie anche alla segnalazione di numerosi residenti della zona.
Un poliziotto si è spacciato per finto cliente ed al suo arrivo è stato accolto da tre donne in abiti succinti che gli hanno indicato prima le 'tariffè per ogni prestazione e poi la stanza nella quale si sarebbe dovuto consumare il rapporto sessuale.
All'interno di un mobiletto dell'ingresso, i poliziotti hanno trovato tutta la contabilità registrata su alcuni quaderni con date, cifre e nomi femminili, oltre all'indicazione dei ricavi, circa 1.000 euro al giorno.
L'appartamento è stato posto sotto sequestro, mentre la donna è stata denunciata per sfruttamento alla prostituzione.
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