elaborazioni musicali a cura di “Cour de Rome Team”
adattamento e regia: Maurizio Mosetti
Tè letterari del Teatro Vittoria
a cura di Marcello Teodonio
La poetica di Charms è quella del non-senso, della fusione di tragico, comico e grottesco espressa in un linguaggio che frantuma convenzioni e logica tradizionali. L’autore può senza dubbio essere definito come precursore di Jonesco e Beckett, i due grandi scrittori e drammaturghi dell’assurdo.
Charms (pseudonimo che l’autore riferisce sia al francese “charme”, fascino, sia all’inglese “harm”, danno, dolore) è nella realtà Daniil Juvacev, nato a Pietroburgo nel 1905 da un’arcigna maestra di carcere e da un padre noto populista-terrorista condannato a morte, graziato e trasformato in fervente ortodosso.
La sua opera comprende, oltre a versi e racconti per bambini, gli unici lavori che in vita gli vennero pubblicati, poesie, racconti brevi e brevissimi, irresistibili micro-commedie e micro-drammi dalle situazioni paradossali e insultanti, spesso segnate dalla stoltezza e violenza dei casuali protagonisti.
Dotato di un debordante talento comico, unito a un perverso rigore metafisico, Charms è maestro nel vanificare qualsiasi realtà gli accada di nominare. La sua singolarità è tale da non tollerare inquadramenti. Rimane soprattutto uno stupefacente narratore di «disastri», tanto gratuiti quanto ineluttabili.
A partire dalla fine degli anni venti i suoi versi anti-razionalistici, le sue ideazioni teatrali non conformiste, e i suoi comportamenti pubblici inneggianti al decadentismo e alla illogicità fecero guadagnare a Charms, che amava apparire in guisa di un dandy inglese, la fama di un eccentrico geniale ma folle all’interno dei circoli artistici e culturali di Leningrado.
Arrestato una prima volta nel 1931, condannato a tre anni di lavori forzati, commutati poi all’esilio, Charms venne nuovamente arrestato nel 1941 durante l’assedio di Leningrado: internato, morì il 2 febbraio 1942 in una clinica psichiatrica. È stato ufficialmente riabilitato nel 1956.
Teatro Vittoria - P.zza Santa Maria Liberatrice, 10 Roma
Gli abbonati all’intera stagione possono sottoscrivere un abbonamento ai 25 tè letterari del venerdì al prezzo speciale di €25 fino ad esaurimento posti. I singoli accessi ai tè, per i quali è obbligatoria la prenotazione, possono essere acquistati al prezzo di €10 – botteghino: 06 5740170 – 5740598
MAURIZIO MOSETTI
Svolge in teatro, da circa trent’anni, la sua attività di attore e regista.
Ha lavorato, tra gli altri, sotto la direzione di Silvio Benedetto, Andrzej Wajda, Gabriele Lavia, Sylvano Bussotti, Gianfranco Varetto, Renzo Giovampietro, Giancarlo Sepe, Giuliano Vasilicò, Sergio Ammirata e Luciano Damiani.
Per il cinema e la televisione ha lavorato con Giuliano Montaldo, Damiano Damiani, Rossano Mancin, P.F.Pingitore, Alessandro Cane, Lodovico Gasparini, Fabrizio Costa e Stefano Sollima.
E’ regista e interprete di spettacoli tratti da opere di F.Kafka, A.Palazzeschi, I.Orkény, G.Rugarli, N.Gogol, Giuseppe Gioachino Belli, R.Queneau, G.Rodari, M.Aub, A.Campanile, F.De André, Trilussa, Molière, D.Fo, I.Calvino, K. Valentin, E.Marcelli e D. Charms.
E’ doppiatore e speaker. Da diversi anni si dedica anche all’attività didattica dirigendo laboratori teatrali.
Dal 2009 è membro del “Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli”.