E’ successo in un bar della capitale, a due passi dalla fontana di Trevi
Giacomo, questo il nome del ragazzo autistico aggredito in un bar di Roma insieme al suo accompagnatore, Luca, un ragazzo esperto in handicap psichici. La coppia aveva appena consumato un caffè e aveva chiesto di poter usare il bagno. Quando sono entrati sono iniziate le urla offensive e le grida. Il locale si trova in via delle Muratte, pieno centro.
Alessandra, madre di Giacomo, ha descritto la vicenda in una lettera piena di rabbia rilanciata dal giornalista Gianluca Nicoletti su twitter:
Giacomo stava passeggiando in centro con Luca, il suo operatore, quando ha chiesto di recarsi in una toilette. Sono entrati in un bar e l’operatore ha chiesto alla barista cassiera se potevano usare il bagno spiegando anche che Giacomo era un ragazzo disabile e necessitava assistenza. La signora, con forte accento dell’est, storce il naso e a quel punto Luca ordina anche un caffè, per consumare qualcosa. Giacomo e Luca si recano quindi in bagno e l’operatore entra per assistere mio figlio, anche perchè la toilette era sprovvista di carta igienica. A quel punto la signora del bar interviene a voce alta da fuori la porta intimando a tutti e due di uscire perchè non si può stare in bagno in due persone e che sarebbero dovuti andare da Mc Donald’s non presso il suo bar. Li ha praticamente cacciati urlando
Photo credit: alljengi via Foter.com / CC BY-SA
I due ragazzi sono scappati quindi dal bar. Nessuno tra i presenti nel locale è intervenuto per difendere la coppia.
Luca, l’accompagnatore, è un ragazzo mite, discreto, di piccola statura (ha due lauree e da dieci anni si occupa di autismo). A mio parere la signora si è sentita in diritto di maltrattare due persone ai suoi occhi inferiori. Sono venuta a conoscenza di questa storia solo stasera e il sangue mi ribolle nelle vene, mai in venti anni mi è capitata una cosa del genere
Sul web, i baristi si difendono. Secondo la loro versione, i caffè non sono stati consumati e la situazione è stata fraintesa fin dall’inizio.
E.S.
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