Che i soldi facciano gola a tutti, quello è certo, ma se questo deve ammorbare la salute degli altri è un crimine non solo ambientale ma ben di più.
Un’area agricola di circa 300mq in via Nettunense adibita a discarica di rifiuti pericolosi di natura chimica (solventi, scarti di lavorazioni industriali…) sequestrata con la denuncia dell’imprenditore agricolo, un 50enne di Albano Laziale, proprietario del fondo.
Questo il concreto risultato conseguito dal gruppo di lavoro “ambiente” costituito nell’ambito della Compagnia Carabinieri di Castel Gandolfo.
Si tratta di una snella task-force a composizione mista, operante su tutto il territorio della giurisdizione della Compagnia con lo scopo di verificare il rispetto del D.lgs, 152/2006 recante norme per la tutela ambientale.
A far parte dell’unità sono militari della territoriale scelti dalle Stazioni per le loro capacità e conoscenza del territorio e gli ispettori del servizio igiene e sanita pubblica dell’Asl RM/H di Ciampino a cui sono devolute competenze ispettive.
In questa tornata di controlli l’attenzione del gruppo di lavoro si è riversata sulle aree agricole del comune di Marino e della frazione di Santa Maria delle Mole.
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