Così è stato per due funzionari dell'Agenzia delle Entrate.
Durante un controllo fiscale un commercialista operante nella Capitale, ai due sono state offerte due scatole di cioccolatini. All’interno, però, nessun gustoso cioccolato ma un ripieno di 10.000 euro, suddivise equamente nelle due scatole insieme a 2 sterline d’oro.
Sebbene appetitosi, infatti, quella tipologia assai lontana dal cioccolato non ha fatto gola ai due amministratori finanziari che, tramite il loro superiore, hanno denunciato l'accaduto alla Procura della Repubblica di Roma.
La denuncia, oggi, ha permesso l’arresto dell’uomo con l’accusa di istigazione alla corruzione dai finanzieri del Comando provinciale di Roma.
Le successive investigazioni,condotte dal Nucleo Polizia Tributaria di Roma hanno consentito, oltre al sequestro della mazzetta e delle monete d'oro, di riscontrare l'ipotesi di reato di istigazione alla corruzione e di fornire alla Autorità Giudiziaria il quadro probatorio necessario all'emissione del provvedimento della custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti del commercialista.
La vicenda si inserisce nell'ambito della verifica fiscale intrapresa dall'Agenzia delle Entrate nei confronti di una rilevante impresa casearia operante a livello nazionale con sede nella Capitale, di cui il commercialista curava la contabilità. Sono invece ancora in corso numerose perquisizioni nei confronti degli altri indagati.