Il governo rumeno a guida socialdemocratica (Psd) è prossimo alla crisi. Il premier, Victor Ponta, si ritrova infatti a guidare una coalizione che, a causa dei forti dissidi tra le correnti interne ai partiti, si sta lentamente disgregando , paralizzando il governo.
Oggi il neoeletto presidente, Klaus Iohannis, membro del Partito Nazionale Liberale (Pnl) attualmente all’opposizione, ha infatti affermato: “con un simile esecutivo è impossibile portare avanti quel percorso di riforme necessarie per giungere ad una forte Romania entro i prossimi dieci anni”. Contemporaneamente il suo movimento ha annunciato che presenterà una mozione di sfiducia verso Ponta la quale, se fosse approvata, porterebbe alla nascita di un nuovo esecutivo, questa volta a guida liberale, capeggiato con tutta probabilità dall’esponente del Pnl Catalin Predoiu, il quale nei giorni scorsi ha già ricevuto più volte l’apprezzamento di Iohannis.
Ponta dal canto suo ha sentenziato che il suo è invece il miglior governo che la Romania possa avere in questo momento, rinfacciando a Iohannis che il programma portato avanti non è altro che lo stesso concordato quando fu fondata l’Unione Social-Liberale (Usl), coalizione uscita vittoriosa dalle elezioni del dicembre 2012 e scioltasi nel febbraio 2014, la quale vedeva il Psd ed il Pnl uniti sotto lo stesso simbolo prima che quest’ultimo passasse all’opposizione.
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Romania. Governo socialdemocratico in crisi. Liberali pronti per un nuovo esecutivo
Creato il 24 gennaio 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzaniI suoi ultimi articoli
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