È iniziata ieri e proseguirà fino al 30 aprile prossimo la serie esercitazioni militari Nato in territorio rumeno, denominata Wind Spring 15, che coinvolgerà truppe di quattro diversi paesi dell’Alleanza: Stati Uniti, Gran Bretagna, Moldavia e Romania.
Le operazioni si terranno sia nel poligono di tiro di Smardan, presso la città di Galati, sul confine moldavo, sia nei pressi del porto di Costanza, sul Mar Nero, dove è attualmente ormeggiato un cacciatorpediniere della Marina Militare statunitense.
Il ministro della Difesa Nazionale di Bucarest, Mircea Dusa, ha affermato a riguardo che “Wind Spring 15 è parte di un programma volto a rafforzare la sicurezza dei paesi Nato posti nel settore orientale (il cosiddetto Readiness Action Plan n.d.r.)”, spiegando che le esercitazioni militari che si terranno nel corso di quest’anno saranno oltre 300, ma non tutte sotto l’egida dell’Alleanza Atlantica, alcune verranno svolte autonomamente dalle Forze Armate rumene.
Essendo uno dei principali alleati della Nato nell’Europa Orientale, il governo di Bucarest ha sin dall’inizio sostenuto le sanzioni economiche contro Mosca, decise in seguito all’aggressione contro l’Ucraina ed all’occupazione della Crimea, atteggiamento che, unito agli sforzi per portare la Moldavia nell’Unione Europea contro gli interessi russi, ha posto la Romania nella condizione di sentirsi minacciata da una possibile reazione del Cremlino.
La contromisura presa da Bucarest è stata quindi quella di chiedere aiuto alla Nato, la quale ha risposto schierando aerei e navi da guerra, batterie di sistemi antimissile e costruendo basi militari lungo il confine orientale, fatto che ha contribuito non poco ad inasprire ulteriormente i rapporti, già tesi, tra Occidente e Russia.
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Romania. Iniziata “Wind Spring 15″, serie esercitazioni Nato nell’est del paese
Creato il 17 aprile 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzaniPossono interessarti anche questi articoli :
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