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Romantic rome: la cronaca, prima parte

Creato il 05 novembre 2010 da Francy

ROMANTIC ROME: LA CRONACA, PRIMA PARTE

Arianna Giorgi ed Elisabetta Bricca
(impallate da testa della Lubicich)

Sono stati due giorni belli. Sereni. Pieni di amiche, di chiacchere, di progetti, di discorsi a volte importanti, a volte frivoli (per fortuna!). Due giorni durante i quali tutte noi abbiamo imparato qualcosa - anche le autrici che erano lì per insegnare, ho la presunzione di credere. Due giorni in cui le più amate scrittrici italiane di romance si sono regalate alle proprie lettrici. Due giorni che ci hanno permesso di conoscere tre mostri del romance anglosassone come Jo Beverley, Mary Jo Putney e Deanna Raybourn (bellissima, oltre che brava, mannaggia a lei!).
ROMANTIC ROME: LA CRONACA, PRIMA PARTERingrazio subito le due organizzatrici, Elisabetta Bricca e Arianna Giorgi, che ci hanno messo l’anima in questa impresa, e spero con tutto il cuore che siano state ripagate delle loro fatiche dall’entusiasmo di noi tutte.Dunque, signore e signori (nell’improbabile caso che qualche alpha o beta male stia leggendomi) ecco la cronaca di questi tre giorni dal mio personalissimo punto di vista (faccio la giornalista per mestiere, quindi lasciate che almeno qui me ne impippi della asetticità della cronaca.)
Venerdì 29 ottobre, ore 9.34.

ROMANTIC ROME: LA CRONACA, PRIMA PARTE

Roma, arriviamo!


Partenza da Milano, col Freccia Rossa. Capisco che l’alta velocità possa fare incazzare qualcuno, ma permettetemi di dire che è una grande cosa. In tre ore scarse, da Milano arriviamo alla stazione Termini. Il siamo comprende: la Mariangela Camocardi, la Carla Maria Russo e la sottoscritta. Yes, ho viaggiato nientemeno che con la crème della letteratura romance e della letteratura storica (specifico i generi solo per comodità e immediatezza). La Mariangela la conosco da tempo e mi trovo come a casa con lei, ma con la Russo penso:oddio, mica avrà la puzza sotto il naso? E’ una scrittrice così famosa! Vincitrice di un sacco di premi! Mi bastano pochi minuti per capire che potrei prendere l’Orient Express fino a Istanbul senza stancarmi un istante della sua compagnia: semplice, amichevole, schietta, lontana da ogni stereotipo dell’intellettuale snob. Una delizia. Le mie due compagne di viaggio hanno molto di cui parlare e io ascolto con piacere le loro conversazioni (scrivo tanto, ma non sono una chiacchierona).
Roma, here we are!

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Le Terme di Caracalla

Arriviamo. Roma è più calda di Milano –bella scoperta! – e nel pomeriggio ci dedichiamo ad una piccola visita della città, che sarà detta eterna pure per qualcosa. Dalla Domus Sessoriana, l’albergo dove alloggiamo e dove si terrà il workshop, arriviamo a San Giovanni in Laterano dove incontriamo Ornella Albanese, pure lei a zonzo per monumenti. Ci spingiamo poi sino alle Terme di Caracalla e lì ritempriamo lo spirito e i polmoni, ingrigiti dai molti fumi di scarico che abbiamo respirato durante la nostra passeggiata. E’ un posto magico, bellissimo, baciato da un cielo carico d’azzurro, accarezzato dal sole del pomeriggio e cinto da una natura dalle mille sfumature verdi, verdi nonostante l’autunno. Ah quei pini marittimi che sembrano prendere vita dalle pareti rosse dei ruderi! Roba da urlo. Ma siamo a Roma, ragazze, perché stupirsi?
Sabato 30 ottobre, Domus Sessoriana: via al workshop!

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Santa Croce in Gerusalemme.
A destra, l'ingresso della Domus Sessoriana

La notte trascorre benissimo nonostante i timori della signora Camocardi di ritrovarci a tu per tu con qualche spiritello. Mi spiego. La Domus Sessoriana è un hotel (con annesso centro congressi) ricavato dall’ ex convento della chiesa di Santa Croce in Gerusalemme (molto bella). Un luogo notevole, affascinante, ma decisamente scary di notte, soprattutto intorno a Halloween. In quei lunghi corridoi su cui un tempo si aprivano le celle dei frati, non appare davvero così improbabile un incontro paranormal.Alla mattina, dicevo, eccoci belle concentrate arrivare al workshop. Baci e abbracci con le altre partecipanti (la Stefi Auci, appena arrivata da Palermo, è pimpante nonostante si sia alzata alle quattro del mattino). Arianna Giorgi ed Elisabetta Bricca (incimurrata, ovvero con un principio di infreddatura) ci accolgono con caloroso entusiasmo e ci mettono a nostro agio. Con il nostro bel badge appuntato sul petto, cominciamo la prima lezione.

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Theresa Melville

A tenerla è Theresa Melville che, sono orgogliosa di dire, è anche una mia carissima amica. Ascoltarla è un piacere e la sua passione ci coinvolge subito. Teoria e pratica si fondono benissimo nelle sue parole: ci parla dei punti cardine del romance, dei valori del romance (i tempi –lo spazio- il punto di vista narrativo –il distacco e la passione), e poi li esemplifica con brani tratti da grandi romanzi (leggere e rileggere i classici è un must, sempre). Ci parla anche dei dialoghi, e anche qui lo fa con esempi concreti: il linguaggio dei personaggi deve essere coerente, efficace e credibile. Alla fine Theresa distribuisce delle dispense – vorrei definirle riflessioni - che ha elaborato per noi, nelle quali ha messo non solo ore e ore di lavoro, ma la sua generosissima anima. ROMANTIC ROME: LA CRONACA, PRIMA PARTEGli applausi finali per lei non sono un optional. Dopo un coffee break capace di far inorridire ogni diabetologo nel raggio di un paio di continenti, riprendiamo i lavori, come si dice. Seconda lezione: La creazione dei personaggi e il conflitto, docente, Mariangela Camocardi (sempre sciccosissima nei suoi tailleurini neri). Argomentino da niente, insomma. Ma la Queen di personaggi ne ha creati così tanti che a lei deve sembrare tutto estremamente facile (mica vero, il lavoro serio non lo è mai, e Mariangela non lascia nulla al caso). Prendendo anche spunto dai suoi stessi romanzi (“Il Talismano della Dea”, “Tempesta d’amore”), Camocardi ci insegna a tratteggiare pregi e difetti dei

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Mriangela Camocardi, The Queen

vari personaggi, a renderli credibili, a trasformarli insomma, in persone vere, capaci di suscitare nel lettore emozioni che non siano di carta, a entrare nelle loro anime. E dice il vero quando afferma che spesso non sono i protagonisti della storia ad essere i più riusciti…
Poi ci bacchetta sulla sinossi, che sarebbe poi quel riassunto di cinque o sei pagine da inviare agli editori nel quale ci deve stare tutto il romanzo, ma raccontato meglio. Più che un biglietto di presentazione, la sinossi deve essere un ariete capace di irrompere nella curiosità dell’editor, sempre che questi conceda al nostro lavoro almeno una sbirciatina (ogni riferimento è puramente casuale). La Queen, come direbbe Celentano, è rock, e anche per lei gli applausi scrosciano come una cascata.L’ultima lezione prima del pranzo – tutte insieme, in trattoria- riguarda Le tecniche del cinema applicate alla narrazione scritta. Dopo l’introduzione di Sylvia Z.Summers, che ci illustra brevemente il passaggio dalla sceneggiatura al girato e le varie fasi del film, ci troviamo immerse in una lezione di recitazione, niente meno del metodo (Stanislavskji). Quello, per chi

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Sylvia Z. Summers

non lo sapesse, in cui l’attore deve vivere, non rappresentare, le emozioni del personaggio. Con Silvia ci sono due sue amiche attrici, Patrizia Rizzo e Marina Pillinini, che ci aiutano a capire come l’interpretare un personaggio e lo scrivere di un personaggio possano rivelarsi due operazioni molto vicine. Ci fanno ragionare sulle mille sfumature che il comportamento di un personaggio può avere a seconda del suo stato d’animo. All’inizio sono le due attrici a portarci degli esempi concreti, poi “sul palco” salgono delle volontarie (be’, definirle volontarie è un po’ eccessivo). Oh, tanto di cappello. Sedute tra noi ci sono novelle autrici che potrebbero aspirare alle scene. ROMANTIC ROME: LA CRONACA, PRIMA PARTESe volete, potete anche voi a casa cimentarvi in un esercizio: prendete un paio di guanti (anche più semplici di quelli dell'immagine!!), indossateli e sedetevi su una sedia. Poi provate a sfilarvi i guanti come se:1)foste arrabbiate2)innamorate3)impauriteciò fatto, passate dalla recitazione alla scrittura, descrivendo le tre azioni che avete appena compiuto in tre differenti brani. Poi confrontateli. Avete saputo rendere i tre diversi stati d’animo del personaggio solo descrivendo l’azione che compie?
Guarda la prima parte del video del workshop.


Prossimamente, la puntata numero due di Romantic Rome.


Avete partecipato al workshop e volete dire la vostra?
Non avete partecipato ma vi sarebbe piaciuto?
Attendiamo come sempre i vostri commenti.
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