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Romanticismi: Madame Recamier

Creato il 21 aprile 2015 da Artesplorando @artesplorando

Romanticismi: Madame Recamier

François Gerard, Madame Recamier, 1802

La famiglia di Gerard risiedette sino al 1780 a Roma, dove il padre lavorava come maggiordomo presso diverse illustri casate, e si trasferì poi a Parigi, dove il giovane François venne ammesso all'atelier di Jacques-Louis David e ne divenne uno degli allievi preferiti. Alla morte del padre, François Gerard tornò a Roma per occuparsi degli affari di famiglia e qui sposò una giovane sorella di sua madre. Costretto a rientrare precipitosamente a Parigi per non rischiare di essere incluso nelle famigerate liste degli emigrati, si dedicò all'illustrazione di opere letterarie, in particolare di Virgilio e Racine; i disordini rivoluzionari gli avevano infatti sottratto la principale fonte di reddito, il ritratto su commissione. Gerard ottenne i primi riconoscimenti come pittore di soggetti storici, vincendo tra l'altro il concorso indetto in memoria della seduta della Convenzione nazionale del 10 agosto 1792. Ma ben presto tornò al ritratto, genere in cui ottenne grandi favori grazie alla classica pacatezza delle sue composizioni e alla cura dei dettagli. La sua celebrità non venne meno durante la Restaurazione. Nel 1817 fu nominato pittore ufficiale alla corte di Luigi XVIII e nel 1819 fu insignito del titolo nobiliare.Moglie dal 1793 del molto più anziano Jacques Rose Recamier, Juliette Bernard (nel dipinto) aveva raccolto nel suo salotto parigino una cerchia di artisti e oppositori di Napoleone. Per la sua fulgida bellezza, la giovane donna era anche l'ambita modella di molti pittori. Jacques-Louis David, ritrattista e pittore della rivoluzione nonchè maestro di Gerard, la ritrasse nel 1800, due anni prima del suo allievo; nel quadro di David, la figura femminile di trova in una stanza spoglia, semidistesa su un divano che da lei trasse il nome di "recamier". Insoddisfatta del ritratto di David, Madame Recamier ne commissionò un secondo a Gerard. In questo dipinto, la figura si trova in uno spazio più naturale; alle linee delicatamente arrotondate del suo corpo e al colore dell'incarnato corrispondono le forme e i colori dell'ambiente. La lieve torsione del corpo apre un profondo scollo nell'abito stile impero, mentre la nudità dei piedi costituisce un elemento del tutto innovativo rispetto alle norme della rappresentazione allora in voga. La posa trasognata e la calma della stanza appartata dai rumori del mondo sembrano da un lato attenuare l'erotismo della figura, dall'altro accrescerne la sensualità. La posa di Madame Recamier fu percepita dai contemporanei come intima e pensierosa, addirittura sentimentale; due qualità in cui si annunciavano le premesse del gusto romantico.
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Fonti: Romanticismo, Norbert Wolf, Taschen, Colonia, 2008

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