Carl Gustav Carus, monumento a Goethe, 1832
A molti di voi potrà sembrare strano, ma l'artista che vi presento oggi studiò scienze naturali, filosofia e medicina all'Università di Dresda. Carl Gustav Carus, in qualità di medico, fu attivo come assistente nel dipartimento di ostetricia dell'istituto Triersch di Lipsia fino al 1814, quando venne nominato professore di ostetricia a Dresda ... e tutto questo dopo aver compiuto studi di disegno!Un profilo alquanto insolito per uno dei principali teorici della pittura romantica tedesca! Nel 1817 conobbe a Dresda il nostro citatissimo Caspar Friedrich, che esercitò notevole influenza sulla sua pittura e a cui si legò con profonda e duratura amicizia.Come molti artisti del suo tempo Carl fece diversi viaggi in Italia e in Inghilterra e tra il 1815 e il 1824 scrisse le Nove lettere sulla pittura di paesaggio, un testo teorico molto importante per il romanticismo di cui da un po' ci stiamo occupando. Inoltre nel 1863 pubblicò una biografia di Goethe, di cui fu amico e grandissimo ammiratore che lo apprezzò a sua volta sia come teorico che come artista.
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Il dipinto che vedete qui Carus realizza un monumento ideale a Goethe: il poeta che ha indagato con tutte le sue forze il mistero del mondo, dell'umanità e del loro rapporto si trasforma nel simbolo dell'eroe romantico e solitario; per il nostalgico e dolente osservatore, la tomba immaginaria di Goethe diventa un luogo di pellegrinaggio, una sorta di altare o di sancta sanctorum del pensiero romantico.
Fonti: Romanticismo, Norbert Wolf, Taschen, Colonia, 2008
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