Romanzi da… fine del mondo!

Ormai è alle porte. Il Natale? Scontati. Parlo della tanto acclamata, pubblicizzata, auspicata, temuta, discussa, immaginata, studiata e persino riprodotta fine del mondo (okay, sono scontata anch’io, ve lo concedo)!
Ebbene sì, la psicosi da fine del mondo by Maya è ormai scoppiata e c’è chi vive con angoscia questi presunti ultimi giorni sul nostro bel pianeta.
Solo per un puro divertimento, vogliamo fingere anche noi di credere che i Maya ci abbiano visto giusto e che il ventuno dodici duemiladodici, senza alcun cataclisma in corso già da tempo, unica avvisaglia che forse potrebbe convincerci della correttezza della profezia, finisca il mondo. Per “gente come noi”, il popolo dei lettori, questo potrebbe significare solo una cosa: dover dedicare le giornate che ci restano alla lettura di quei romanzi che ci eravamo ripromessi di distribuire nel corso della nostra più lunga – si spera – e ad ogni modo imprevedibile vita.
Vi propongo, quindi, una lista non troppo lunga – naturalmente per mancanza di tempo materiale che possa permettermi di ultimare la lettura prima che scoppi il mondo – dei libri cui mi dedicherei furiosamente in queste giornate pre-endoftheworld, curiosa di conoscere i vostri romanzi da… fine del mondo.

- L’idiota, Dostoevskij: in effetti non so come riuscirei a leggere un mattoncino di 755 pagine in edizione Feltrinelli in così poco tempo; sta di fatto che ci proverei.

- La casa degli spiriti, Allende: prima della fine del mondo devo assolutamente dedicarmi a un romanzo alla stregua di Cent’anni di solitudine, anche se – a detta degli esperti – un po’ più scialbo.

- Un romanzo a caso della Nothomb: per non deprimermi troppo in vista della fine.

- I canti, Leopardi: per controbilanciare l’ironia e la leggerezza nothombiana e per consolarmi con i suoi versi.

- Infinite Jest, Wallace: è una di quelle letture previste nel corso della vita; credo che mi limiterei a leggerne qualche pagina iniziale, per mancanza di tempo e forze.

E le vostre liste?