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Ronaldo bissa il successo del 2008: è suo il Pallone d’Oro 2013

Creato il 13 gennaio 2014 da Tuttocalcio @cmercato24h

Ronaldo bissa il successo del 2008: è suo il Pallone d’Oro 2013

Ore 20:01, Platini e Pelè annunciano il nome del vincitore del Pallone d’Oro 2013: Cristiano Ronaldo. L’asse portoghese, che aveva minacciato di non esserci alla premiazione per l’imitazione che lo aveva tanto fatto infuriare di Blatter, poi a meno di una settimana il ripensamento, ed eccolo qui pronto a riprendersi la sua rivincita. Un Ronaldo fino all’ultimo in un testa a testa con l’asse francese del Bayern Monaco Ribery, mentre l’altro finalista, l’argentino Messi, più distaccato di tutti. Hanno prevalso alla fine i gol segnati (Ronaldo, infatti,  in questa stagione ha messo a segno la bellezza di ben 69 gol), al contrario dei trofei di squadra vinti che andavano a premiare Ribery (Bundesliga, Coppa di Germania e Champions League). “Ribery merita per la squadra, altrimenti Ronaldo, ma Messi è il migliore”, le parole di quel ‘mattacchione’ di Ibrahimovic, resosi protagonista di un divertente siparietto con Klopp. C. Ronaldo che va a bissare il successo del 2008 (una distanza di cinque anni come il suo omonimo Ronaldo il Fenomeno), prima di ‘inchinarsi’ allo strapotere di Messi, vincitore per ben quattro volte consecutive. E’ stato giusto così, non poteva che essere così “Non ho parole per descrivere questo momento-le prime parole di Ronaldo (in lacrime) subito dopo aver ricevuto il premio-Sono molto felice e ringrazio tutti i miei compagni del Real Madrid, e la mia famiglia. E’ un orgoglio enorme , non sapete quanto sia difficile vincere questo trofeo. Ringrazio il mio agente, il mio Presidente, tutti quelli che sono qui. Avete nominato Eusebio e anch’io voglio ricordarlo questa sera. Sono qui con la mia compagna e mio figlio in un momento molto emozionante. Non riesco a parlare, grazie a tutti”. 

Serata che era iniziata con le parole dei tre finalisti: dal “lo meritano tutti” di Ronaldo, a “spero di vincere” di Ribery, passando per “esserci è già un premio” di Messi, con l’argentino consapevole di essere un passo indietro agli altri, frenato da qualche infortunio di troppo. Messi, Ronaldo e Ribery inseriti anche nella formazione dell’anno 2013: portiere Neuer (“La finale di Champions League è stato il momento migliore”), Lahm, Sergio Ramos, Thiago Silva e Dani Alves a comporre il pacchetto arretrato, Iniesta, Xavi e Ribery (“Io al Psg? Non lo so, non credo che arriverò a giocarci, ma sono contento che siano in questa situazione”) a centrocampo; Messi, Ronaldo e Ibrahimovic lì davanti. Tocca al ct dell’ Inghilterra Hodgson premiare il miglior allenatore femminile e maschile: va al ct della Germania Neid il riconoscimento di miglior allenatore femminile, davanti alla Kellerman (Wolfsburg) e Sundhge (ct della Svezia). Jupp Heynckes, invece, è il miglior allenatore maschile, davanti alla leggenda Ferguson e al vice-campione d’Europa con il suo Borussia Dortmund Klopp. “Merito a tutti noi per quanto raggiunto la scorsa stagione. Di solito una persona non raggiunge facilmente questi risultati; io ho lavorato in un top club come il Bayern Monaco che ha grande competenza calcistica, con grandissimi calciatori. Abbiamo ottenuto tanti trofei nel 2013 e tutto ha funzionato alla perfezione: devo ringraziare tante persone per questo. Sono contento di aver potuto lavorare in questo club: dieci anni fa non mi sarei aspettato di essere qui”, le parole di Heynckes. Omaggiato Pelè con il Pallone d’Oro Premio d’Onore: “Avevo promesso alla mia famiglia di non piangere, ma le emozioni sono troppe. Devo ringraziare il Signore per avermi dato la possibilità di giocare così tanti anni. Non giocavo da solo: quando parliamo dei miei amici, la gente ricorda solo i calciatori, ma non bisogna dimenticare chi puliva le scarpe, i massaggiatori e tante altre persone. Ringrazio il Signore anche per i cinque anni ai New York Cosmos. Ora la mia bacheca è completa”. Alla premiazione del Pallone d’Oro, non poteva non essere ricordato chi vinse il Pallone d’Oro nel 1965, il grande Eusebio, scomparso pochi giorni fa. Premio Puskas (miglior gol) a Zlatan Ibrahimovic: per la sua rovesciata da fuori area con la maglia della Svezia contro l’Inghilterra. “Sono molto orgoglioso di essere qui questa sera. Congratulazioni agli altri nominati e agli altri vincitori, nonché a chi vincerà il Pallone d’Oro, Sono contento-ha detto Zlatan-di questo trofeo, grazie a tutti”. Infine, va ad Angerer il Pallone d’Oro femminile.

 


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