Magazine Fumetti
Finalmente è arrivato in casa il motivo per cui sto comprando Before Watchmen, e da un ulteriore senso a questo scatolone di cartone che fa capolino dalla mia libreria in sala.
Della miniserie di Azzarello-Bermejo ne avevamo già parlato al momento della sua uscita in lingua originale, qui, e dei primi numeri della serie Before Watchmen, ve ne avevo invece parlato qui.
La serie sta proseguendo, ora senza nulla togliere a Cooke, alla Conner (bravissima nè), alla famiglia Kubert (o quel che ne resta se mi passate la mattutaccia macabra), o Higghins, - che ha illustrato la storia dei pirati che nessuno si sta filando e sulla quale giuro di scrivere due righe in questi giorni - dicevo senza nulla togliere a questi illustrissimi autori, ma sono arrivati Adam Hughes, Lee Bermejo e Jae Lee e L.Wein, ossia Dr. Manhattan, Rorschach e Ozymandias, a mio parere le tre teste di serie dell'intera iniziativa DC.
Mentre Stracchino si tiene sul citazionistico per quel che concerne Dottor Manhattan, saltando avanti ed in dietro nelle pagine di uno dei più bei capitoli di tutta l'epopea di Watchmen originale, L'Orologiaio, Wein ed Azzarello, continuano il percorso battuto da Cooke, scrivere cioè ex-novo delle nuove storie usando questi famosissimi characters, Wein si dedica ad una retrospettiva di Adrian Veidt, resa estremamente appetibile da un Jae Lee allo zenith della sua prodizione direi, le sue tavole sono spettacolari.
Azzarello infatti, con il suo complice Bermejo torna nelle atmosfere violente ed hard boiled dei bassifondi della grande città, ed in questa periferia corrotta e sporca della New York degli anni '70, che ricorda la loro Gotham sulla miniserie Joker, fanno muovere il carismaticissimo Rorscharch, i due detective che poi lo arresteranno per l'omicidio di E. W. Jacobi, creati da Moore quasi 30 anni fa, ed un nuovo serial Killer, il Bardo...mah chissà a cosa dobbiamo la scelta di questo nome.
Anche se è presto per parlare di capolavori, il punto più solido di questi tre ultimi albi dell'iniziativa DC, sono i disegnatori, ogni singola tavola di questi tre artisti, quasi vale questo prezzo ridicolo a cui è proposta questa serie, ho detto quasi, ma è solo per sottolinearne l'elevatissima qualità dell'aspetto grafico.
Letture altamente consigliate per i nostalgici e non.
Evitiamo di riscrivere le mie opinioni sull'edizione, ho comprato il Thor di Simonson facendo una ricerca certosina pur di risparmiare, cosa volete che pensi di questa edizione carissima?
Anche per le specifiche di vendita vi rimando al link più su
La prossima voltra che torneremo a parlare di questa serie RW-Lion parleremo dei pirati che non si fila nessuno, ossia la storia in appendice di Wins & Higghins.
Baci ai pupi.
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