Giusto tre anni fa scrivevo il mio parere sulle quote rosa, un ghetto che alcune donne vogliono deliberatamente costruirsi occupando determinate posizioni solo in virtù del proprio sesso e non per il proprio merito.
http://ombradiunsorriso.wordpress.com/2011/03/12/color-di-rosa/
Allora si parlava di quote al 30% divenute ora il 50% perc
Giusto il 12 marzo di tre anni fa scrivevo il mio parere sulle quote rosa, un ghetto che alcune donne vogliono deliberatamente costruirsi occupando determinate posizioni solo in virtù del proprio sesso e non per il proprio merito.
http://ombradiunsorriso.wordpress.com/2011/03/12/color-di-rosa/
Allora si parlava di quote al 30% divenute ora il 50% perché, come dice con la sua solita spocchia saccente la Boldrini il 50% della popolazione femminile è costituito da donne (sigh… chissà l’altro 50%sempre della popolazione femminile da chi è composto!).
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Personalmente non mi interessa se chi è demandato a rappresentarci in parlamento sia uomo, donna o gay, bianco o di colore, alto o basso, mi basta che sia onesto e capace, il resto sono solo dettagli di nessuna importanza. Tremo al pensiero che, per ottemperare alle quote, si riempiano le Camere di gente come Bindi, Madia e la stessa Boldrini. Però, tornando alle donne, mi è piaciuto uno stralcio di un articolo di Salvatore Tramontano sul Giornale di ieri, quando la solita Boldrini dice all’Annunziata che le quote rosa sono un vantaggio per il paese. “Tutte e due hanno raggiunto il vertice delle loro carriere. Se dicono che il loro successo è dovuto solo a “quote privilegiate” non rispettano il proprio lavoro. Non credono in se stesse. Oppure confessano che stanno là per grazia ricevuta.”
Vignetta di Baldelli da “il Giornale” del 12 marzo 2014, sì, proprio lui, quello delle spassose imitazioni compreso quella della Boschi.