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Rosa delle Streghe: la Peonia

Creato il 27 luglio 2010 da Kalaris @EssereFreelance

Rosa delle Streghe: la PeoniaIo l’ho conosciuta come Arròsa e Kògas mentre facevo delle ricerche per il libro Creature Fantastiche in Sardegna e da subito me ne sono innamorata. Tanto ho fatto che l’ho dovuta acquistare per quanto sembra che ami la vita di montagna piuttosto che non quella di città. Dovevo immaginarlo visto il suo nome Rosa de Monti, Rosa di Montagna ad indicare il suo habitat preferito, le alture. Per colore e forma somiglia tremendamente da vicino alle rose, quelle vere, ma da queste si discosta per l’assenza di spine. Tutta pregi, niente difetti.

Non appartiene alla famiglia delle Rosaceae e la sua somiglianza con queste è probabilmente atta a confonderci. Ben venga un poco di sorpresa. La sua famiglia botanica è quella delle Paeoniaceae e la sua caratteristica principale è quella di annunciare per prima fra tutta la vegetazione montana, la primavera.  Fiorisce presto e per poco tempo, non più di 15 giorni “come le più belle cose”. Fiore delicato ma insuperabile pare, per profumo, colore e contrasto con il paesaggio silvano che lo circonda.

La tradizione vuole che nella antica Grecia il fiore della Peonia potesse fiorire esclusivamente nell’Olimpo, e fosse sollazzo esclusivo degli Dei.  La specie che si trova in Sardegna, la Paeonia Mascula, sembra sia endemica della nostra isola e della Corsica dove nasce spontanea.

Rosa delle Streghe: la Peonia

Paese che vai nomi che trovi e per la Paeonia ce ne sono davvero tanti. Sull’isola oltre che Arròsa ‘e Kògas e de Monti è detta anche Arrosa Piònica, Franka de Zirulìa, Piona,  Rosa de Padenti, Rosa Peonia, Rosa Pionica, Rosa Veronica e Ungra de Zurrulìu.

I sardi devono averla amata non poco dato che la sua presenza nel mondo decorativo tradizionale è davvero notevole. Si trovano sue raffigurazioni nei tappeti, nei copri cassa, nelle coperte, nelle gonne, nei grembiuli, nei corpetti, corsetti , scialli e trine e ancora si ha tracce di paeonie intagliate nelle bisacce.

Rosa delle Streghe: la Peonia

Ma la paeonia non è solamente bella. La medicina tradizionale sarda sembra averlo capito molto presto dato che più volte è stata utilizzata per i suoi principi medicamentosi. Le sue radici possiedono infatti effetti decongestionanti, purgativi, antinfiammatori e soprattutto narcotici. Per questo  forse è stata legata alle streghe ed al loro volo.

Non è un segreto che sia considerata pianta magica. La tradizione è conservata soprattutto in alcuni suoi nomi: come già accennato è detta Arròsa ‘e Kògas, rosa per le streghe nella Barbagia meridionale, Frànka de Tsirulìa, Ungra de Tsurrulìu da tradurre con zampa di nibbio o di poiana. Si tratta di uccelli rapaci ben connessi con il mondo delle streghe.

Secondo alcune tradizioni la rosa proteggerebbe dalle streghe visto il suo colore rosso, secondo altre sarebbe cosa dalle streghe utilizzata per la preparazione del famoso unguento che le aiuta la metamorfosi. Più semplicemente altrove è considerata incantevole portafortuna. Resto in attesa della prossima primavera e della sua prossima fioritura.


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