Come si è formata l’ acqua sulla Terra? Gli scienziati hanno postulato che sia arrivata sul nostro pianeta grazie alle comete, che nei miliardi di anni dalla sua formazione in poi l’hanno più volte colpita. Ma i dati provenienti da Rosetta, la sonda atterrata- per la prima volta- sulla superficie di una cometa sembra smentire la teoria.
LA SONDA ROSETTA CON IL ROBOT PHILAE
Il robottino Philae, spedito con lei nello spazio dall’ESA (l’European Space Agency), in effetti ha scoperto la presenza di acqua, ma è del tipo sbagliato: è troppo pesante. Ovvero, la molecola contenuta nella cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko contiene l’ isotopo di idrogeno, chiamato deuterio. Lo ha appurato il primo studio scientifico elaborato sulla base dei dati inviati da Rosetta nelle scorse settimane e pubblicato dalla rivista Science. A capo del team, la dottoressa Kathrin Altwegg, dell’Università di Berna, in Svizzera.
L’origine dell’acqua- così abbondante sul nostro pianeta- da tempo divide i ricercatori. Molti di loro ritengono che la Terra la possedesse già ai tempi della sua formazione ( circa 4,5 miliardi di anni fa), ma che poi essa sia evaporata disperdendosi nello spazio. Ergo, in un secondo momento, si sarebbe riformata grazie ad un contributo esterno. E le comete sono state indicate come le più probabili artefici.
Comunemente, questi corpi spaziali che hanno sempre affascinato (e spaventato) l’Umanità vengono distinti tra comete di corto periodo- dette anche “della famiglia di Giove” e “della famiglia di Halley” a seconda della durata della loro orbita- provenienti dalla Fascia di Kuiper, che si estende oltre Nettuno e Plutone, e comete di lungo periodo, generate invece nella cosiddetta Nube di Oort, una specie di nuvola di materiale cosmico che avvolgerebbe il nostro sistema solare per un’ estensione di oltre 1 anno luce.
LA PRECEDENTE MISSIONE GIOTTO, NEL 1986