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Rosita Viola (Sel) parla subito di programma, il Psi rinasce

Creato il 24 febbraio 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

La proclamazione di Gianluca Galimberti, il cavaliere cattolico, è già avvenuta, ha vinto larghissimamente le primarie, e non manca di dichiarare che non è un “uomo solo al comando”. Lungo discorso entusiastico, poi però bisogna fare i conti con Rosita Viola. Il centrosinistra non ha ragion d’essere senza sinistra. Sel ha dimostrato di esistere, di sviluppare idee degne della sinistra non di potere, e ora vuole contrattare il programma.

A Crema il sindaco rappresenterebbe ben poco senza Sel e Rifondazione. A Cremona la sinistra di Rosita Viola vuole dimostrare che non ha molto a che vedere con lo strano centrosinistra del terzo ponte e delle grandi colate d’asfalto. Sel non è la sinistra che ha cacciato via Massimo Terzi o ha realizzato l’inceneritore parlando di impianto equivalente alle migliori tecnologie disponibili, per fare due esempi, o promosso il triplicamento di produzione dell’acciaieria parlando solo di posti di lavoro e senza Valutazione d’impatto ambientale. Sono passati diversi anni ma sembra ieri e gli effetti si notano ancor oggi.

“Occorre un progetto di coalizione molto forte” dichiara Rosita Viola. E infatti il programma comune non è molto evidente. Nelle primarie i candidati esaltano le diversità, pur senza scontrarsi come ovvio.

c’è una sinistra cremonese che non si riconosce nelle politiche degli anni Duemila, anzi le ha subite.

Paolo Carletti, da parte, ha il merito di aver fatto rinascere il partito socialista, che torna ringiovanito. Visto che il Pd si ridefinisce in continuazione, i socialisti hanno un’occasione da non perdere.


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