Felice per il verdetto clemente del Tribunale Internazionale nella vicenda Testgate, Ross Brawn ha insistito sul fatto che il suo posto, anche in caso di pesante penalizzazione, non era mai stato messo in discussione dal vertice societario del team Mercedes AMG Petronas, che mai avrebbe usato il tecnico inglese come capro espiatorio: "Sono contento che il consiglio abbia constatato la nostra buona fede nella vicenda, ed è importante che ora tutti sappiano che non abbiamo tratto vantaggio dal test. La mia posizione non è mai stata in dubbio, anche se come membro della squadra e come dipendente della Mercedes, in caso di ridimensionamento, avrei comunque accettato la decisione. Fortunatamente non è stato necessario e ho potuto fare a meno di chiedere il sostegno del vertice societario."Negli ultimi giorni è stato reso noto che la FIA abbia proposto al team Mercedes di dichiarare la sua colpevolezza per non arrivare in tribunale, ma che nel tentativo di dimostrare la propria innocenza quest'ultima abbia rifiutato preferendo ricorrere alle vie legali: "La Formula 1 è un business molto competitivo e per noi era di vitale importanza presentare la nostra versione della storia ad un tribunale al di sopra delle parti per ribadire la buona fede di tutta la squadra. Tuttavia, perdere il test per i giovani è un brutto colpo, avendo gettato all'aria la possibilità di provare nuovi componenti attraverso il lavoro dei che avevamo programmato per i nostri piloti talentuosi."



