L’intervista dedicata alla questione Urru crea un ulteriore bagarre mediatica
Immediata risposta di due sindaci della Sardegna
E Mario Borghezio non si trattiene, questa volta intervistato sul sequestro della giovane cooperante , Rossella Urru ne spara ci cotte e di crude! “il volontariato è una moda radical-chic innescata anche da un certo cattocomunismo e dall’ipocrisia di una parte del mondo cattolico che ama flagellarsi sulle colpe dell’occidente. Non si rendono conto che sì, nel terzo mondo l’occidente ha qualche colpa. Ma anche meriti giganteschi”.
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“Tutto quello che il famigerato colonialismo ha fatto in questi paesi -prosegue l’europarlamentare leghista- è stato regolarmente distrutto da questi satrapi che usano gli aiuti fantasmagorici che l’Unione europea, con le nostre tasse, dà ai paesi del terzo mondo soprattutto per farsi la guerra fra loro e per rubare”.“Albert Schweitzer è e resterà sempre un’icona nel senso di solidarietà, eccetera” “Ma ci sono tante persone e professionisti dell’aiuto al terzo mondo, a cominciare da certe signore che vediamo dottoreggiare in trasmissioni di prima serata in Italia, che poi si sa che sono dipendenti degli organismi Onu e clienti di alberghi a cinque stelle, alla faccia dei veri poveri”. “C’è tutto un falso no profit vergognoso di cui tutti i dirigenti politici sono a conoscenza e su cui non si interviene”.
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La risposta però non si fa attendere ed oltre il pululare di link tra il satirico, il triste ed il basito ecco che nell’immenso mare del web 2.0, su Facebook spunta una interessante notizia, due sindaci di Sardegna hanno deciso di scrivere al Presidente dell’Europarlamento, Schulz, immediatamente ovviamente partono le sottoscrizioni alla nota e i “mi piaci”
“
Gent.mo Martin Schulz Presidente dell’Europarlamento,
le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione un fatto increscioso che vede protagonista l’Europarlamentare Mario Borghezio della Lega Nord.
L’Eurodeputato – abbiamo delle difficoltà a chiamarlo Onorevole, ma con l’andare avanti nella lettura capirà meglio il motivo – non è nuovo a prese di posizione pubbliche di stampo razzista e fascista. Ricordiamo con vergogna la sua condanna per un episodio risalente al 2000 quando con alcuni attivisti della Lega, a seguito di una manifestazione antidroga, concorse ad appiccare un incendio nel pagliereccio dove dormivano alcuni migranti sotto il ponte della Principessa Clotilde a Torino. La Cassazione, nel 2005, ha condannato Borghezio in via definitiva a due mesi e venti giorni di galera.
Questo le serva, Presidente, per inquadrare il personaggio che, purtroppo, frequenta l’Assemblea che Lei presiede con imparzialità e senso di giustizia.
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Qualche giorno fa Borghezio, durante un’intervista radiofonica al giornalista Klaus David, si è reso protagonista di affermazioni gravissime su una nostra conterranea, Rossella Urru, che si trova nelle mani di rapitori appartenenti al terrorismo islamico.
Rossella Urru è una giovane donna sarda di Samugheo, rappresentante del Comitato Italiano dei Popoli (CISP) che nella notte fra il 22 e il 23 ottobre del 2011 è stata rapita in Algeria insieme a due colleghi spagnoli Ainhoa Fernandez de Rincon ed Enric Gonyalons.
Al momento del rapimento Rossella si trovava nel campo profughi Saharawi per svolgere la sua missione umanitaria a servizio delle popolazioni.
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Nei giorni scorsi si sono rincorse voci, non confermate dal Governo italiano, di una sua possibile liberazione nel Mali. La famiglia, la comunità di Samugheo, il popolo sardo e quello italiano vivono ore d’angoscia per la mancanza di certezze sulla sorte di Rossella. In questo contesto si inseriscono le offensive dichiarazioni di Borghezio, allegate alla presente, che accusa il mondo del volontariato di spassarsela in giro per il mondo – quindi anche Rossella – invece di aiutare le vecchiette che vivono da sole nelle valli del Nord che Borghezio, evidentemente, ama più della Sardegna.
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L’Europarlamentare parla di “moda Radical Chic” inventata da un certo “catto-comunismo” italiano e da un certo cattolicesimo “che ama autoflaggellarsi sulle colpe dell’Occidente” nei confronti dei Paesi del Terzo Mondo.
Colpisce, ma se ha avuto modo di ascoltare all’Europarlamento il delirio dei suoi interventi sa cosa intendiamo, oltre a un’ignoranza crassa sulle ragioni del colonialismo e sugli strascichi lasciati l’assoluta insensibilità umana verso una giovane donna in mano, ancora oggi e speriamo per poco, a dei rapitori che conducono, loro per davvero, una lotta contro l’Occidente.
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Dichiarazioni che noi riteniamo non solo offensive, ma anche pericolose in un momento di trattativa coi rapitori che possono condurre alla liberazione di Rossella.
In concorso col giornalista Borghezio afferma che Rossella “quel che faceva lì poteva farlo in Italia” senza peraltro mettere a repentaglio la propria incolumità. Ancora una volta Borghezio dimostra tutta la sua ignoranza sul mondo della Cooperazione internazionale che si avvale del lavoro delle tante, tantissime Rossella sparse per il mondo.
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In un momento di profonda angoscia, per i familiari innanzitutto, ma per l’intera Sardegna, noi le chiediamo con assoluta deferenza, di utilizzare il suo alto incarico per censurare le parole dell’Eurodeputato Mario Borghezio e per esaltare il ruolo della Cooperazione Internazionale a favore delle popolazioni del Terzo Mondo e in particolare il ruolo di Rossella Urru.
Per noi è un vanto che Rossella, che viene da una terra povera e con tanti problemi, sia andata in Algeria ad aiutare un’intera popolazione a migliorare la propria condizione di vita. Noi pensiamo che solo con l’umanità dimostrata da Rossella i popoli possano cooperare al fine di abbattere le disuguaglianze presenti nel mondo.
Quel che solleva muri e steccati sono le dichiarazioni di Borghezio e la sua ideologia razzista e fascista, steccati che noi vorremmo abbattere col dialogo, la fratellanza e la cooperazione.
Rossella, per la Sardegna, per l’Italia e per l’Europa, è un esempio di umanità ed è per questo che, insieme all’insostituibile lavoro delle autorità italiane e dell’Unità di Crisi del Ministero degli
Esteri, vorremmo Rossella a casa, sana e salva, libera per continuare ad aiutare i poveri di questo Pianeta.
Certo che Lei saprà trovare i giusti modi per censurare le parole dell’Europarlamentare Mario Borghezio e per esaltare il ruolo della cooperazione internazionale e di Rossella Urru le porgiamo i più Distinti Saluti.
Emiliano Deiana
Mirko Solinas”
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