Roma, muore a 18 anni in motorino travolto dal bus
Andava con lo scooter poco dopo le 23 lungo corso Trieste, all'altezza di piazza Istria il violento impatto con un mezzo dell'Atac davanti a decine di residenti e coetanei. Si indaga sulla dinamica dell'incidente. L'autista in stato di shock: "Non mi sono accorto di nulla" di LORENZO D'ALBERGOIncidente mortale in piazza Istria. Ieri sera, pochi minuti dopo le 23.10, un ragazzino di 18 anni è stato travolto da un autobus Atac della linea 88 mentre tornava a casa a bordo del suo motorino.
La vittima è Luca Liberti, studente del liceo scientifico Avogadro, che avrebbe compiuto 19 anni il prossimo 28 maggio: stava tornando a casa in sella al suo Scarabeo quando è stato investito dal mezzo pubblico. Al volante c'era F.V., trasportato al policlinico Umberto I in stato di shock dai vigili urbani del III gruppo Nomentano, che stanno cercando di ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente. Sembra che il bus, all'altezza della rotonda centrale di piazza Istria, abbia dovuto allargarsi sulla sinistra della carreggiata a causa delle molte auto parcheggiate proprio mentre il ragazzo stava superando il mezzo.
Piazza Istria a Roma
Foto presa da "Cronache Cittadine.it"
Foto presa dall'articolo in parte sopra riportato
Nel punto in cui sono i fiori è caduto il ragazzo
Un'altra giovanissima vita umana sacrificata all'assenza di regole. Regole che, se rispettate, ci garantiscono tutti. Ma fra i mali di questo nostro amato e, per i suoi difetti, detestato Paese abbiamo l'insofferenza alle regole, l'antipatia verso chi pretende di farcele rispettare. L'autobus è grosso e come regola di prudenza bisognerebbe accostarglisi meno possibile, un minuto, più minuti di attesa, in modo da superarlo con la massima facilità, non nuocciono: nuoce la fretta, troppo spesso ingiustificata. Non sono cinque minuti in più a cambiarci la vita: per non avere pazienza essa si ferma per sempre. Gli autisti dell'ATAC hanno la vita difficile, in mezzo ad un traffico caotico e disordinato perché altissimo è il non rispetto delle regole del Codice della Strada. Se verrà accertato quanto già visto da chi era sul posto e cioè che c'erano auto parcheggiate a lato della rotonda di Piazza Istria, che hanno costretto l'autista a spostarsi alla propria sinistra schiacciando il motorino che tentava di superarlo, è chiaro che la morte di questo ragazzo è addebitabile anche a loro. Pochi conoscono le regole del traffico stabilite per le rotonde all'europea. Pochi si fermano sulla linea di immissione ricordando che i triangoli rovesciati significano DARE PRECEDENZA A CHI GIA' STA DENTRO LA ROTONDA. L'ho già scritto su questo blog: ogni giorno debbo suonare a chi si immette strafregandosene di me che sono già in rotonda, tagliandomi la strada, convinti di aver ragione, dunque ignoranti totalmente il Codice della Strada. Pochi sanno che NON bisogna segnalare con la freccia LA PROPRIA DIREZIONE AL MOMENTO DELL'IMMISSIONE, MA BISOGNA SEGNALARE LA PROPRIA USCITA METTENDOLA. Pochi sanno che IN ROTONDA SI SUPERA A DESTRA E NON A SINISTRA COME SU STRADA. Tutti quelli che non sanno queste regole del Codice della Strada dovrebbero essere costretti, da chi è preposto a rilevare l'infrazione, a ripetere l'esame teorico-pratico dopo sospensione temporanea della patente. Ma questo, in un Paese in cui il rispetto delle regole è solo per i fessi e i rompicoglioni, dispero che possa mai accadere.