Una crisi immobiliare in un Paese vecchio come il nostro e pieno di proprietari, è lenta, ma per questo ancora più drammatica. L'IMU poi ha precipitato la situazione. Perché, se fosse solo un calo, non ci sarebbe niente di male. In ogni caso il mercato riparte: a prezzi più bassi, va bene, ma questo vuol dire che si compra meglio.
Il problema è invece la sclerosi. Con tanti proprietari di prime, seconde e terze case (spesso vecchie ed ereditate) e prezzi bassi, molti approfitterebbero per vendere e comprare una casa migliore, ma il problema è che non vendi, e quindi resti fermo. Allora bisogna pensare a una rottamazione. Una enorme parte del nostro patrimonio abitativo è di bassa qualità, energeticamente inefficiente e vecchio. Se si riuscisse a smuovere il mercato avviando un ampio programma di abbattimento e ricostruzione (nei casi disperati) e ristrutturazione, portando gli edifici a classi energetiche superiori, dotandoli di impianti solari, pompe di calore, isolamento, riciclo dell'acqua, ecc., si metterebbe in moto tutto il ciclo.
L'Italia è un paese ricco di bellezza e dal clima temperato. Si dovrebbe creare una grande agenzia pubblica che acquista, recupera e rivende per clienti esteri immobili degradati, spesso posizionati in centri storici secondari ma bellissimi, per uso turistico, offrendo in cambio ai proprietari mutui a tassi attraenti o detrazioni fiscali per rifare o ristrutturare la loro prima casa. Vendi la casa vecchia, fai un mutuo alleggerito, compri la nuova più bella o rimetti a posto la tua. Volendo può farlo anche un privato. PICINALI M 27 MAGGIO 2013