"Rouge la strega" di Simona Pace
Creato il 02 novembre 2012 da Connie
In un paesino sconosciuto. 31 ottobre 1800 Aria densa di nubi, cariche di pioggia. Un vento gelido, soffia sibilando forte tra i sassi, scuotendo le chiome degli alberi. In una verde piana di brughiera, una catasta di legno. La minuta folla in attesa, si divise in due lasciando passare due uomini che trascinavano una donna. Una bellissima donna dai capelli rossi. “Strega” si udiva. “Brucerai all'inferno”. Nel mentre la donna veniva legata, mani dietro alla schiena, alla spoglia trave verticale. Un uomo, con il cappello calato sul volto, prese una fiaccola accesa. Avvicinandosi poi ai piedi della catasta. Lei lo guardò – Coraggio – emise sarcastica – Come vedi, sono legata. Ti pare che possa muovermi?- E rise alla titubanza dell'uomo, prima di sollevare il volto verso il cielo. Osservò le nubi, dense, grigie. La pioggia sarebbe arrivata ma, lei sapeva, troppo tardi. Andava bene così, infondo. Era scritto così nel disegno della sua vita. L'aveva vista molte volte, la sua morte, fin da piccola. Al rogo come strega. Nessuna possibilità di dir la sua. Nessun processo. Solo l'accusa di stregoneria. Quando chinò nuovamente il capo, l'uomo tentennava ancora. Un altro uomo, con passo deciso, avvicinandosi gli tolse di mano la fiaccola, ed il fuoco gli illuminò il volto. Sadico, o lato comico del destino. Quell'uomo non era altri, che Sirio James. -Tu? Un tempo mi amavi, Sirio – lei sorrise mesta. Lui emise un sospiro, annuendo - Sotto incanto, Rouge. – Ne sei sicuro? I tuoi occhi dicono altro. - lo guardò – Gli occhi sono lo specchio dell'anima. Lo sai?- L'uomo serrò le labbra prima di guardarla nuovamente. - Allora ti dimenticherò in fretta, Rouge, una volta morta. - ed accostò la fiamma ai fuscelli accatastati. Ancora quelle parole. “ Brucia strega!” “Muori.” Sirio, l'osservò mentre le fiamme la lambivano lentamente. E lì, notò una singolare lacrima sul suo volto. Rouge, era una strega, ma era anche una donna. Lei lo guardò, fissandolo con gli occhi verdi. - Ti maledico, Sirio James. Non troverai pace e amore. Di generazione in generazione, la mia morte ti perseguiterà. - E le fiamme l'avvolsero del tutto. Il fragore improvviso di un tuono, coprì le sue urla. Poi silenzio. La pioggia era arrivata, infine, ma ormai tardi. Rouge, la strega era morta. Ottobre 2000 Una ragazza urlò forte, prima di riaprire gli occhi verdi. La sensazione bruciante delle fiamme che l'avvolgevano, era ancora come un fremito sul suo corpo. Invece era avvolta solo dalla vecchia e calda coperta della nonna. Per un attimo chiuse gli occhi, quando il gemello accese di scatto la luce della stanza, poi li riaprì sentendo il materasso affondare vicino a lei. Lui la guardò dolcemente – Ancora quell'incubo?- Lei annuì – Non ne posso più. - tira le ginocchia contro il seno appena sviluppato e le circonda con le braccia. Sentendo le carezze del fratello tra i capelli inizia a rilassarsi. - Passerà. Come ogni anno passerà. - le sorrise – La mattina di Halloween, passerà. - Lei emise un sospiro. - E come ogni anno, devo aspettare la mattina dopo Halloween, per star tranquilla?- lo guardò – Hai trovato qualcosa?- Il gemello scosse il capo– Niente, a parte il fatto che era conosciuta solo come Rouge, la strega. - - Lo sappiamo, altro? - La mattina le sembrò andar avanti a passo di bradipo. Emise l'ennesimo sbuffo, mentre guardava fuori dalla finestra che dava sul cortile della scuola. Il gemello, da dietro, le toccò la spalla con la punta della penna richiamandola all'attenzione del professore. - La mia lezione è noiosa, per caso, signorina Lilith?- - No, professore, tutt'altro. - gli sorrise, sbattendo le ciglia. Non per niente, il professore aveva un debole per lei. A dimostrarlo, il mezzo sorriso dell'uomo e con un borbottio tornò a far lezione. Tornando a guardar fuori dalla finestra, qualcosa attirò la sua attenzione labile. Tra i due salici solitari, una fosca figura. Ciò che la colpì, fu lo sguardo verde penetrante e la singolare chioma rossa. Si voltò verso il gemello, richiamando la sua attenzione, ma quando tornò a guardar il cortile non vide più nulla. Non udì la campanella, ma vide soltanto gli altri ragazzi uscire dall'aula. - Lilith – la chiamò il fratello, almeno per tre volte. - Drew hai visto anche tu?- - Cosa?- - Nel cortile, prima... - si alzò, raccogliendo ciò di suo ed uscì dall'aula. Diretta in cortile, verso i due salici, seguita a ruota dal fratello. Si fermò guardando davanti a lei. Parve indietreggiare quando tra I due alberi, apparve nuovamente la figura. “Non temere, Lilith” parve dirle con lo sguardo. “ Seguimi” La seguì, per nulla intimorita. Sapeva chi era, e per quell'unico motivo non la temeva. Vedendola ogni notte nei suoi sogni, bruciarla sul rogo e provar dolore con lei. Era come se la conoscesse da sempre. Rouge la strega era davanti a lei. Un'altra persona seguì con lo sguardo i due ragazzi. Finchè essi non svanirono dalla visuale. Rouge continuava a camminare. Con la parvenza di fluttuare con la somiglianza di un essere incorporeo. Litih, però ne vedeva la consistenza. Ne sentiva persino il profumo. Un delicato profumo di lavanda. Tutto ciò che le era intorno, Lilith l'udiva ovattato. Persino i passi del gemello che arrancava al suo fianco. “Hai domande, Lilith?” - Una, per dir il vero. - la guardò. Ad un accenno della donna, continuò – Perchè io?- “Ogni cosa a suo tempo, Lilith.” Lilith rimase a guardarla, mentre la seguiva. Rouge era veramente bella. Capelli ramati, occhi di smeraldo. E poteva notare delle piccole efelidi sul naso. - Sei davvero... cioè, eri davvero una strega?- le domandò. La donna, fermandosi si voltò. “Strega, guaritrice. Ero semplicemente una donna, amante della libertà. “ riprese poi a camminare “ Le donne non sempre sono state libere.” Lilith voleva domandarle di Sirio James, perchè ne era affascinata a suo modo. Seppur fosse il carnefice della strega. Ma... temeva fosse troppo privato, così lo tenne per se. Udì un rumore dietro di sè. Vedendo poi il professore di storia antica. Li aveva seguiti. - Professore cosa ci fa qui?- L'uomo la guardò – Dovrei chiederlo io, a voi due. Vi pare?- Lilith rimase in silenzio, prima di parlare con voce non sua. - Sirio. - Solo qualche minuto di silenzio, uno sguardo interrogativo da parte dell'uomo. Un respiro profondo. - Rouge?- Il professore, non era lui. Adesso era Sirio. - Eccomi, nuovamente davanti a te. - - Impossibile, Rouge. Ti.. ho uccisa!- Esatto. Mi hai uccisa Sirio. - Hai preso possesso del corpo della ragazza. Lasciala andare. - Tu mi hai lasciata andare? No... - Gli era di fronte. A qualche millimetro dal viso. - Non farle del male. - Non sono qui per lei, Sirio. - Lo supponevo, Rouge. - l'uomo abbassò il lo sguardo verso le labbra di lei. Doveva ricordarsi che Rouge era nel corpo della studentessa. Ma, fosse dannato ancora, Lilith era bella quanto Rouge. - Professore - La voce del fratello di Lilith, parve distrarlo. - Professore, Lilith...- - Tua sorella sta bene, ragazzo. - tornò a guardare Rouge. Perchè lui vedeva Rouge. - Fai quello che devi, Rouge. - disse secco. - Non temi per te?- un sorriso mesto, e sarcastico. - Non più. Sai benissimo come la penso. Prendi ciò che devi...- - Solo la tua anima.- gli sorrise – Solo la tua anima. - - Rouge - L'uomo sorrise prima di continuare. - Rouge, hai sempre saputo che la mia anima è stata sempre tua. Anche quando mentivo. - la guardò – Gli occhi sono lo specchio dell'anima, ricordi?- - Dici bene...- - E cosa vedi?- - Dolore. - - Esatto. Dolore. Ti amavo. Ti amo ancora dopo... duecento anni, Rouge. - - Mi hai lasciata morire.- - Sono morto con te, quel giorno. Rouge, la mia anima è stata sempre tua, il mio cuore. Il mio desiderio. Sono morto con te allora... e ti ho attesa per tutto questo tempo. - Drew voltò lo sguardo altrove, imbarazzato. Lilith, no Rouge, insomma lei... stava baciando il professore, o meglio Sirius. Fece finta di nulla. Sciaff! Uno schiaffo risuonò nel silenzio. - Professore è impazzito?! - Lilith rossa in faccia, gli aveva tirato una manata sulla guancia. Il professore is allontanò di scatto, tenendo una mano sulla parte lesa. - Mi.. perdoni signorina Lilith. - Drew a guardarli, non sapeva chi fosse più imbarazzato. Ma qualcosa li distrasse. Due figure sfocate, presero forma. Due anime. Rouge la strega, e Sirio James. - Lilith... ti ho prevvista, poco prima della mia morte. Ecco perchè ho scelto te. Sei una figlia della terra, dell'aria, del fuoco... Hai un potere nascosto, che inizia a venir alla luce. Usalo con criterio. - Lilith chinò il viso, prima di guardare di sottecchi il professore, restando in silenzio. - Ti rivedrò?- domandò speranzosa Lilith dopo un pò. - Vuoi rivedermi?- Lei annuì. - Mi sento completa quando ci sei tu.... - aveva gli occhi lucidi. Rouge le si avvicinò, posandole una carezza sulla guancia. E toccandole poi una ciocca di capelli rossi. - Lilith, fidati, sarò sempre con te. - Tornò ad abbracciare Sirio. Un sorriso verso I due ragazzi, ed il professore, ed entrambi svanirono in un turbinio di fosca luce bluastra. Le loro anime, erano nuovamente unite. Drew per rompere il silenzio, fischiettò avvicinandosi alla sorella. - Lil, tutto bene?- - No. - - Cosa?- - No! Il mio primo bacio me l'ha dato un professore! - e guardò il suddetto sibilando. - Andiamo, ti offro un mega gelato al cioccolato. - - Non avrò vita sociale! Dico, il mio primo bacio dal professore!- - Dai quanto sei melodrammatica. Tanto sei la sua preferita...- la guardò – E se non ricordo male...chi si era presa una cotta per il professore?- ma is tirò indietro alla strana luce negli occhi di sua sorella. Guai. - Okay, mi sono ricordato male. - - Bene. - Un tonfo sordo, ed un libro davanti a lei. Lilith guardò il fratello. Una settimana dall'incontro con lo spirito di Rouge e Sirio. - Perché sorridi come uno scemo?.- - Perché devi leggere...- le spinse il libro sotto il naso. - Che roba è?- - Il diario perduto di Sirio. - - Interessante. - emise sarcastica. Poi vide il professore che passava di lì, ed imbarazzata chinò il viso. - Leggi - - Okay... allora... - Diaro di ecc ecc... 10 novembre 1800 Mi sento frastornato. E vuoto. Sì, mi sento vuoto. Per gli dei. Ho ucciso Rogue, ed il rimorso è niente a confronto. Il vuoto che lei mi ha lasciato.... Non dormo da dieci giorni. Alcuni pensano, per colpa della maledizione della strega. No, quella maledizione me la sono meritata! È ben poca cosa da sopportare. Cosa dirò... a mia figlia, nostra figlia, di sua madre?! E per quanto debbo tenerla nascosta da loro, gente che teme ciò che non conosce?!... Drew le sorrise, quando lo guardò - Ho fatto altre ricerche, un pò il professore mi ha aiutato. - - Allora?- - Andando indietro... la nostra... trisnonna, cioè la nonna della nostra bisnonna, era la figlia della figlia di Rouge e Sirio. - - In poche parole, siamo i discendenti di Rouge e Sirio. - - Non siamo, sei. Solo le donne della nostra famiglia, sono streghe... - emise un pò abbattuto – Peccato, volevo far qualche magia!- Lilith lo abbracciò forte. - Fai già magie! Sei il mio gemello, e questo mi basta! - lo baciò sulla guancia.
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