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Rovigo-Petrarca, sapore di storia

Creato il 23 maggio 2011 da Rightrugby
Rovigo-Petrarca, sapore di storiaAlmeno un vantaggio ha portato l'epurazione dei Pro dal rugby italiano, facendoli emigrare vero le brughiere celtiche: la fine del noioso domino di un solo super - nome e il recupero di un certo qual sapore di tradizione, dei tempi in cui certi stadi di alcune città(dine) si riempivano per i confronti tra club.
Infatti a finale del primo Torneo d'Eccellenza italiano - versione SemiPro del Super10 - sarà la super-classicissima quasi vintage Rovigo vs. Petrarca Padova. Così classica da non essere mai avvenuta prima: strano ma vero, le due non si sono mai scontrate in una finale scudetto. L'ultimo per i Bersaglieri risale al 1990, quello del Petrarca al 1987. In ogni caso sarà il dodicesimo scudetto per una delle due.
Giocheranno sabato prossimo in casa della Femi che ha vinto la stagione regolare mentre Padova s'era classificata terza. Chiaro che ai tempi gloriosi della foto non si torna certo in questo modo qui, ma oggi si guardi solo al bicchiere mezzo pieno.
Rovigo è arrivata in finale dopo aver dominato il campionato (è miglior attacco e miglior difesa del torneo), avendo ragione nella duplice sfida di semifinale dei Crociati Parma. Il 13-20 a Parma la scorsa settimana metteva la miniserie in discesa ed era ottenuto recuperando una meta del giovane estremo di casa Ruggero Trevisan a inizio del secondo tempo con due mete, dell'hooker Luke Mahoney e del centro Joe Van Niekerk. La pratica era chiusa in casa sabato con un apparentemente easy 24-9, raggiunto però solo dopo il 6 pari del primo tempo con due mete nella ripresa, stavolta unanswered, del lock Montauriol e del pilone Ravalle.
Il Petrarca Padova ha costruito il passaggio del turno con la vittoria in casa nella prima partita contro I Cavalieri Prato giunti secondi nella stagione regolare, gara vinta 31-18 e punto di bonus, depotenziando con la disciplina il capocannoniere del torneo Rima Wakarua e marcando quattro mete contro la doppietta dell'ala ex Granducato Filippo Vezzosi. Le mete patavine sono state marcate dal tallonatore metaman del campionato Costa Repetto, dall'ala Steven Bortolussi, dal flanker Marco Barbini in nomination per essere eletto miglior giocatore del torneo, dall'apertura Tim Walsh, il tutto pur in assenza di Warren Spragg, finalizzatore d'elezione dei Tuti Neri (secondo alcuni, bianconeri).
Nel ritorno odierno di Prato, i punti da recuperare per I Cavalieri eran troppi e i petrarchini sempre privi di Spragg si impegnavano a stroncare ogni iniziativa; difatti i primi punti della gara arrivavano oltre l'ora di gioco con una meta di Billy Ngawini, apertura dei toscani; too little too late, non sarebbe comunque bastato per prevalere nel duplice confronto e in più ci pensava Ludovic Mercier, rientrato a casa dopo l'avventura di mezza stagione Celtica con gli Aironi, ad assicurare la seconda vittoria a Padova marcando due penalty nei minuti finali per il 5-6 conclusivo.
Ed ora vinca il migliore - "speremo de no", avrebbe risposto El Paron Nereo Rocco.

[PS.: scriviamo poco di Eccellenza non per snobismo ma perchè non conosciamo granchè le realtà locali e questo non è posto per copincollare i cartellini-partita dal sito della Fir: per quello, se serve, trovate enne link nella nostra sidebar.
Certo non abbiamo mai nascosto che la "botta" affibbiata al Super10 italiano, regredendolo a SemiPro, per noi sia stata massimamente deleteria e, contrariamente a quanto pensano i più, per nulla inevitabile. Tant'è.]

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