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Roy Martina

Da Certifiedmentalcoachitalia

Conferenziere e scrittore di successo, medico specializzato in terapie alternative, ex campione di karate, Roy Martina è un convinto sostenitore della necessità di integrare corpo e mente.

Autore di decine di libri tradotti in tutto il mondo, Leadership Trainer e conferenziere a capo di una società: la Roy Martina Experience, Roy Martina è  uno dei nomi di spicco della medicina alternativa – anche per quanto riguarda la formazione – a livello mondiale.

Nato  il 29 settembre del 1953 a Curaçao, nelle Antille Olandesi, ha conseguito la laurea in Medicina nei Paesi Bassi, specializzandosi in medicina olistica. Sempre in Olanda ha fondato la clinica di terapie alternative Second Center Opinion e l’organizzazione no profit Relief, per l’aiuto di disabili e bambini con problemi emozionali. In un’intervista, Roy Martina racconta di essere stato un bambino “difficile”: affetto da una leggera forma di sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), si era avvicinato alle arti marziali su consiglio di uno psicologo. Scelta che ha una rilevanza cruciale sulla sua intera vita, sul suo carattere – “Ho imparato il rispetto e a gestire la mia aggressività” – e sulle sue scelte professionali.

 

Il selfness coach

Roy Martina crede in un approccio olistico al coaching, che poggia sulla profonda conoscenza di se stessi e sull’accettazione della propria imperfezione umana, dei propri lati oscuri e irrisolti. Martina si definisce un mental coach che invita i suoi clienti a stimolare i tre pilastri dell’esistenza umana:

1. pilastro corpo, ossia la capacità di nutrirsi in modo sano, fare attività fisica e rimanere in forma;

2. pilastro relazione, ossia la capacità di trovare un equilibrio tra lavoro e divertimento, e nella relazione con l’ambiente, il partner, i colleghi, la famiglia;

3. pilastro crescita, ossia la capacità di prendersi le proprie responsabilità in situazioni complesse e durante i momenti di crisi.
Secondo Roy Martina, per essere felici “basta partire dal presupposto che la vita è perfetta, che l’universo funziona perfettamente e che il nostro corpo può svolgere contemporaneamente milioni di funzioni. Al mondo c’è una ragione per ogni cosa. Dobbiamo crederci fino in fondo, anche quando ci capitano le cose più sgradevoli. Se consideriamo ciò che ci succede come un’esperienza utile per crescere, saremo più felici”.


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