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Royal icing (but not ‘royal’ travelling)

Da Maric740

Royal icing (but not ‘royal’ travelling)Domani trasferta. Destinazione Taste of Roma, per 4 giorni. Meraviglia cosmica? Forse. Innanzitutto devo arrivare in tempo, sapendo di essere già in ritardo. Approdata, credo che un camion mi scaricherà in testa lo stand che entro sera dovrà avere un bell’aspetto e poi mi attendono le pubbliche relazioni e i sorrisoni. Non penso morirò dalla voglia di curiosare tra i problemi altrui (Chef che sorridono, ma io so :) essere super incazzati per mille ragioni, più o meno valide). Inoltre sarò ”sola”, il mio aggettivo più temuto in tutta la storia dell’Universo Mondo, in tutti i laghi e in tutti i mari, i Taste, i Saloni etc… Comunque sia, stare lontana dalla scrivania  di tanto in tanto, non può far male, giusto?

Per quelli che volevano il sequel dei provini:  mi hanno fatto centinaia di domande sulla mia vita privata, che comunque attraverso questo stesso blog, conoscevano molto meglio di me, particolari compresi. Lo chef, dopo che ho sbagliato il nome della ricetta che ho presentato, ha assaggiato il coniglio. Nessuna espressione. Mi ha chiesto 6 volte di spiegargli il procedimento (alla quinta volta francamente avevo quasi voglia di mentire, per brevità, e dirgli di averlo comprato nel negozio sotto casa). Poi ha assaggiato la salsa ai peperoni: nessuna espressione, ma io ho attaccato in automatico con il procedimento e l’ho ripetuto diligentemente 6 volte. Alla fine ha assaggiato le verdurine: faccia schifata/stralunata/sorpresa (E ok, ammetto: le verdurine saltate mi sembravano sciape e a caso avevo aggiunto aceto e zucchero per glassarle). Mi ha chiesto il procedimento una sola volta e non ho mai più saputo nulla. Ma non avendomi uccisa l’esperienza col Vile, questa non poteva che risultare un simpatico aneddoto nella mia vita, nonostante la faccia schifata e il successivo mutismo. E a parte le ironie, alla domanda rituale: ‘Potrebbe assentarsi dal lavoro 4 mesi?’, ho dovuto rispondere semplicemente ‘No’. 

Royal icing (but not ‘royal’ travelling)
ROYAL ICING

200 gr di zucchero a velo

1 albume

poche gocce di succo di limone

coloranti alimentari (in gel o in polvere)

2 cucchiai di rum

Mettere lo zucchero a velo, il limone e l’albume nell’impastatrice usando il gancio a frusta. Azionare e lasciar che monti tutto per almeno 15 minuti. Anche se sembra impossibile, ad un tratto avremo una pasta montata, molto simile al dentifricio. La frusta deve lavorare a buona velocità, ma non alla massima potenza. Una volta terminato dividere l’impasto in 2 o 3 parti, in base al numero di differenti colori che si desidera ottenere. In ogni ciotolina inserire pochissima polvere di coloranti (se in polvere, che sono costosi, rari, ma molto efficaci) oppure 2/3 gocce di colorante in gel. Sconsiglio quelli liquidi del Super, anche se per un rosa o azzurro o verde tenui perchè non provare (ma stando davvero indietro con la quantità per non smontare l’impasto). A questo punto con la Santa pazienza di cui disponete, riempite la sac à poche  e formate i fiori: basta tenerla perfettamente perpendicolare alla carta forno che si sarà posizionata sul piano di lavoro. La punta a stella fitta deve quasi toccare la carta forno, spremendo sollevare con un gesto rapido la sac à poche. Voilà (vabbè, al mio settecentesimo tentativo son quasi riuscita). Per ottenere i ciuffetti bianchi (nella foto qui sopra, in basso) compiere lo stesso gesto, ma spostando orrizontalmente la bocchetta mentre si spreme (un gesto di 2 secondi, facile, no?!). La Royal Icing impiega almeno 3/4 ore per asciugare e si conserva a lungo.

Royal icing (but not ‘royal’ travelling)


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