Avete un look?
Siete fedeli ad uno stile vostro predefinito, inconfondibile?
forse nessuno di noi se ne rende ben conto, ma chi ci vede dall'esterno, chi ci studia tutti i giorni, o forse non ci studia in senso proprio, ma è abituato a vederci in un certo modo, riconosce il nostro "stile" ancora prima di vederci davvero, la mattina, quando entriamo in ufficio. O all'arrivo alla festa di compleanno del cugino di secondo grado.
Siamo noi. Sono io, pare. Ho una definizione. Anche se non mi sarei mai aspettata di averne uno cosí connotato. Tanto che tempo fa, al rientro dagli Stati Uniti, mi hanno detto che mi vestivo, inaspettatamente, all'americana. Un tradimento rispetto al mio "tipico look". Definibile (secondo gli altri) come "romantico", giocato sui bianchi, i blu, qualche rosa (ORRORE!), le camicette ricamate, una collana di perle o un girocollo d'oro. Le immancabili perline bianche agli orecchi.
Oggi pare che abbia molti vestiti colorati, fantasie optical, un po' di vintage, linee sciolte e danzanti.
Poi sono arrivata qui in Sicilia e dopo qualche incursione per svendite e mercatini, mio marito (che pure ha un passato siciliano, anzi, agrigentino DOC) mi ha detto: "Stai attenta che non te ne accorgi ma ti sicilianizzi". Il che pare voglia dire trine nastri e falpalà: la traduzione del barocco nell'abbigliamento. OK (e per carità, no!): lo limiterò strettamente ai prendisole da mare.:)
Ma questa cosa dell'imitazione inconscia, del contagio da contatto anche in tema di abbigliamento mi turba.....