Stéphane Denève è tornato sul podio della Liederhalle per il primo dei cinque programmi in abbonamento con i quali si concluderà il suo mandato di Chefdirigent della Radio-Sinfonieorchester Stuttgart des SWR. Il quarantaquattrenne maestro francese ha infatti già da tempo annunciato di non voler proseguire il suo lavoro qui a Stuttgart essendo in disaccordo con l’ imminente fusione dei due complessi radiofonici della SWR in un’ unica orchestra, progetto che diverrà operativo a partire dalla prossima stagione. Avendo seguito tutta l’ attività di Denève con la RSO des SWR e avendo molto apprezzato i risultati da lui ottenuti sia dal punto di vista del lavoro con l’ orchestra che da quello riguardante la programmazione delle stagioni, posso dire che la sua partenza rappresenta senza alcun dubbio una perdita secca per la vita musicale di Stuttgart. Non è ancora chiaro chi sarà chiamato a sostituirlo, visto che la scelta spetta ai musicisiti dell’ orchestra che dovranno discuterne appena il nuovo complesso sinfonico della SWR sarà attivo. In pratica, per la nomina del nuovo Chefdirigent bisognerà attendere almeno sino alla fine del 2016.
Nella sua ultima stagione qui a Stuttgart, i programmi dei concerti diretti da Denève proseguiranno in quelle che sono state le linee fondamentali da lui seguite durante il suo mandato: lo sviluppo del repertorio francese e i cicli monografici dedicati agli autori contemporanei. Dopo l’ omaggio a Helmut Lachenmann al quale anche la RSO des SWR ha preso parte, la quarta serata del ciclo in abbonamento alla Liederhalle proponeva la prima esecuzione assoluta di un brano di Detlev Glanert, che in questa stagione sarà il Composer in Residence del complesso. Il cinquantaquattrenne compositore nativo di Hamburg, allievo di Hans Werner Henze, è uno degli autori più apprezzati dal pubblico musicale tedesco ed è ben conosciuto anche in Italia grazie al lungo lavoro da lui svolto a Montepulciano, dove è stato direttore dell’ Istituto Musicale e successivamente ha assunto per quattro anni la guida artistica del Cantiere Internazionale d’ Arte fondato dal suo maestro. Le sue composizioni per il teatro d’ opera come Der Spiegel des großen Kaisers, Joseph Süss e Caligula sono state tra i più grandi successi di pubblico riscontrati negli ultimi anni qui in Germania. La musica di Detlev Glanert è del resto perfettamente in grado di corrispondere anche alla sensibilità degli ascoltatori non particolarmente attratti dal repertorio contemporaneo. Il compositore anseatico ha infatti sempre apertamente dichiarato di non voler rompere i legami con la grande tradizione e di aver ricevuto importanti impulsi creativi dallo studio delle opere di maestri come Ravel e Mahler.
La prova generale del concerto alla Liederhalle. Foto SWR Vokalensemble/FBIl brano di Detlev Glanert eseguito in questa serata era “Megaris” – Seestück mit Klage der toten Sirene, partitura per grande orchestra e coro a bocca chiusa composta su commissione della RSO des SWR. Si tratta di un omaggio al mito delle Sirene, le figure mitologico-religiose tramandateci da autori greci come Omero, Apollonio Rodio Libanio ed Euripide, e in particolare alla figura di Parthenope, nata dalla tradizione del popolo, di origine greca, dei Cumani. Il lavoro si apre con una cellula motivica esposta da un soprano solista del coro che viene poi sviluppata e variata nel corso di tre ampie sezioni insieme a un secondo inciso tematico di tono più aggressivo rappresentante la figura di Odisseo. Dal punto di vista tecnico Detlev Glanert dimostra anche in questo lavoro la sua mano maestra nella ricerca degli effetti timbrici e la forza comunicativa di un linguaggio che attira immediatamente l’ attenzione dell’ ascoltatore. L’ orchestrazione è ricca di soluzioni raffinate e di sonorità preziose, splendidamente realizzate dalla RSO des SWR e dallo SWR Vokalensemble, in questa occasione diretto da Florian Helgath, sotto la guida di un Denève particolarmente ispirato e concentrato.
Nella seconda parte, l’ esecuzione in forma di concerto di L’ Enfant et les Sortilèges, la deliziosa fiaba di Colette musicata da Ravel, formava un magnifico pendant con l’ atmosfera del brano di Glanert. L’ esecuzione sarà pubblicata in CD nell’ ambito dell’ integrale raveliana che Stéphane Denève sta terminando di realizzare qui a Stuttgart. Il maestro di Turcoing ci ha regalato esecuzioni stupende della musica di Ravel nel corso dei suoi concerti con la RSO des SWR e anche in questa occasione ha dimostrato tutta la sua classe esecutiva di interprete. Pochi direttori di oggi dimostrano una così profonda penetrazione stilistica del mondo musicale raveliano e anche in questa serata Denève ci ha fatto ascoltare un vero e proprio caleidoscopio di colori orchestrali raffinati e di atmosfere squisitamente cesellate, con un vero e proprio lavoro di oreficeria musicale nella realizzazione dei dettagli dinamici. La RSO des SWR ha suonato davvero al massimo delle sue possibilità esecutive, in un’ esecuzione assolutamente perfetta per padronanza stilistica e ricchezza di atmosfere espressive. Ottima anche la prova del Cantus Juvenum Karlsruhe, coro di bambini tra i migliori disponibili sulla piazza, e omogeneo il cast vocale formato interamente da elementi francofoni: i soprani Annick Massis, Mayliss de Villoutreys e Camille Poul, dai mezzosoprani Marie Karall e Julie Pastouraud, dal tenore Francois Piolino, dal baritono Marc Barradr e dal basso Paul Gay. Una menzione particolare se l’ è guadagnata Annick Massis, cantante di rinomanza internazionale, nel ruolo della Princesse anche se la voce ha perso un po’ di smalto rispetto ai suoi anni migliori. Successo assai vivo.