E’ stato lo stesso giudice Ciocchetti a consegnare le motivazioni della sentenza di persona alle parti in causa, i legali del gruppo Fiat e della Fiom-Cgil. Secondo l’effetto della sentenza le rsu Fiom non entreranno a Pomigliano ma al sindacato sono garantiti i diritti sindacali come quello di assemblea, la Fiat ha, nei fatti, operato una condotta antisindacale verso la Fiom, privandola della rappresentanza a Pomigliano. Ma il giudice stabilisce che il “modo per porre rimedio alla accertata antisindacalita non può essere ripristinare l’operativita nella fabbrica di Pomigliano d’Arco dell’accordo interconfederale sulle Rsu”, cosa che chiedeva la Fiom, alla Fiom vanno, però, estesi i diritti di rappresentanza sindacale (come quello di assemblea) del titolo III dello Statuto dei lavoratori.
Si ricorda che sentenza del 16 luglio aveva riconosciuto la validita’ dell’accordo per Fabbrica Italia Pomigliano ma, allo stesso tempo, aveva dichiarato antisindacale il comportamento della Fiat ordinando la riammissione della Fiom all’interno delle rappresentanze sindacali dell’azienda.
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