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Gialli all’inglese: chi non cerca scene truculente, uccisori seriali, ma predilige l’indagine, il colpo di scena, la spruzzata d’ironia, può rifugiarsi nelle serene indagini della bibliotecaria Antonia Darcy (un cognome che è una garanzia!), impegnata in questo caso nella lontana Goa: un tocco di Agata Christie, il giusto spessore dei personaggi, un pizzico d’ironia, ecco il segreto di questo amabile cocktail!
R.T.Raichev, Intrigo a Goa,Elliot
Una nuova avventura per gli amanti del giallo classico con la coppia di segugi composta dalla scrittrice ed ex bibliotecaria Antonia Darcy e suo marito, il maggiore Hugh Payne, impegnati questa volta a sciogliere un intricato mistero tra le bellezze della natura indiana. Cedendo alle insistenze della zia di Hugh, Antonia e il marito accompagnano a Goa una ricca ed eccentrica amica della zia, intenzionata a comprarvi una casa. Nella zona vivono alcuni inglesi, fra cui la bellissima Ria, figlia di un giudice della corte d’appello, la quale, forse per ribellione contro il padre autoritario, fa la prostituta. Di lei s’innamora Roman Songhera, un malavitoso giovane e piacente nonché padrone indiscusso del luogo, che per stare con la ragazza si separa dalla moglie, Sarla. Nel frattempo il padre di Ria, che non si rassegna alla lontananza della figlia, incarica un detective privato di seguirla e di tenerlo aggiornato. Quando poi, durante un ricevimento, Antonia viene avvicinata da uno sconosciuto che le dice di aver assistito a un omicidio e, temendo di essere ucciso a sua volta, le consegna un taccuino contenente la ricostruzione del delitto, i nostri due detective si trovano, loro malgrado, coinvolti in un complicatissimo caso che soltanto il loro ingegno sarà in grado di risolvere.