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rubano il futuro dei nostri figli

Creato il 31 maggio 2010 da Andreaant54

L’attacco indiscriminato alla scuola prosegue senza tregua da parte di questo governo. Ogni motivazione è utilizzata per ridurre le risorse e la possibilità che la scuola pubblica possa seguitare ad essere quello strumento di educazione e di formazione culturale e civile dei giovani e dei nostri figli. I tagli agli stipendi degli insegnanti, cumulati con la drastica riduzione delle risorse economiche alle scuole statali (mentre quelle religiose e private seguitano ad accumulare contributi pubblici) non può più essere considerato un fatto che casualmente deriva da incapacità politica di comprendere il ruolo dell’istruzione dei giovani del nostro paese, ma un piano scientificamente studiato per rendere meno consapevoli e più facilmente manovrabili i cittadini. Il fatto che a dirigire il ministero dell’istruzione sia stata chiamata una persona incompetente come la Gelmini, deriva solo dalla necessità di avere a disposizione una signorsì manovrabile a piacimento. Se c’era qualche dubbio in proposito ora esso è stato cancellato dal fatto che mentre in queste ore il ministro Bondi ha protestato veementemente contro i tagli che la manovra Tremonti ha imposto al suo ministero della cultura (anche questi sono significativi di quanto sia grave ciò che sta avvenendo in Italia) il ministro dell’istruzione appare invece soddisfatta e contenta della distruzione della scuola e non ha aperto bocca. In Italia evasori fiscali e ladri di ogni risma (dagli speculatori edilizi, a chi falsifica i bilanci e  a chi esporta valuta all’estero) sono coccolati dal governo che sforna leggi ad hoc per evitare loro ogni problema con la giustizia, i dipendenti pubblici, come noi insegnanti, che paghiamo fino all’ultimo centesimo e che grazie a ciò si evita il crollo dei servizi, siamo chiamati a pagare la crisi determinata proprio da chi di quei soldi poi se ne appropria spesso fraudolentamente (vedi gli scandali degli appalti).

Ma se il problema fosse solo economico, cioè di impoverimento di alcune categorie come quella degli insegnanti, ma non solo, esso sarebbe ancora sopportabile. Il fatto gravissismo e fortemente lesivo della libertà e della dignità di ogni cittadino onesto è che qui stanno distruggendo il futuro e la vita dei nostri figli, attraverso la disgregazione congiunta del sistema dell’istruzione pubblica, specialmente della scuola superiore e dell’università, e l’annullamento della ricerca scientifica. L’affamamento della ricerca scientifica significa infatti la necessità dei nostri giovani che non vogliono fare una vita da lacchè a servizio di politici e potenti vari, di abbandonare l’Italia per poter aspirare ad una vita umanamente dignitosa.

E’ necessario alzare la testa e dire coraggiosamente in faccia ai ladri che sono ladri e riprendere il destino nelle nostre mani.

La scusa di questa manovra economica sta in una supposta crisi internazionale. Essa però rappresenta, in Italia, solo l’occasione per togliere ai poveri servizi e risorse che verranno travasate nelle tasche dei ricchi. Il frutto finale di ogni crisi economica è che pochi ricchi diventano molto più ricchi e molti molto più poveri. La ricchezza dei pochi non è mai frutto del loro ingegno e lavoro, ma solo di furba sottrazione di risorse pubbliche e comuni che vengono privatizzate. La crisi economica è inoltre il frutto avvelenato di speculazioni finanziarie e delle esternalità prodotte selvaggiamente dalla distruzione dell’ambiente naturale. Provate a chiedervi sulla groppa di chi cadrà l’enorme costo ambientale ed economico di quello che sta accadendo nel Golfo del Messico e avrete ben chiaro da dove viene gran parte della diminuzione di benessere collettivo.



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