Magazine Cultura

Rubrica: Dedicato a... "Federica Leva e il suo Cantico sull'Oceano"

Creato il 21 maggio 2015 da Tresor85
Miei lettori buongiorno! Inauguro con voi e soprattutto con quest'autrice fantastica, Federica Leva, questa nuova rubrica. Dedicato a... è uno spazio riservato agli autori esordienti e non, e ai loro libri. La differenza dal classico spazio delle presentazioni e recensioni consiste nell'esporre maggiori informazioni e curiosità sulle loro opere, con delle chicche davvero succulente.
Ma adesso passiamo pure a Federica Leva, un'autrice che mi ha davvero colpito con questa sua opera, se volete leggere la mia recensione cliccate qui.
Autrice appartenete al Team di "Lettori come Stelle" vi presenta il suo Cantico sull'Oceano.



Buongiorno a tutte, Stelle, Costellazioni e pianeti solitari!

Oggi vi presenterò il mio secondo romanzo, “Cantico sull’oceano”, Sesat Ed., ambientato nelle campagne francesi del 1922.
Lo considero un romanzo a tema musicale permeato da un’atmosfera onirica. La protagonista è Elenoire, una giovane pianista e compositrice di grande talento, insoddisfatta della musica che è costretta a scrivere e suonare per compiacere il marito Adrien.
Il suo sogno è tradurre in musica la voce della terra e del mare. La sente pulsare in sé e scorrerle nelle dita, ma deve suonarla in segreto, per evitare la collera del marito, di cui è profondamente innamorata. Incapace di ribellarsi ad Adrien, accetta di presenziare alla Settimana Musicale di Parigi, ma non arriverà mai in città.
Il calesse su cui lei e Adrien viaggiano si smarrisce in uno strano villaggio, popolato da personaggi stravaganti, che sembrano conoscerli nell’animo fin dal primo sguardo. A Vallèrose, Elenoire impara a conoscersi e ad amarsi sia come musicista che come donna e anche Adrien, che pure non ha mai cercato un cambiamento, sceglierà un percorso diverso da quello che aveva inseguito fino ad allora.


Cantico sull’oceano

SINOSSI Il Louvre sta per chiudere mentre la pioggia battente inonda Parigi. La folla si affretta a uscire ma la musica, quella melodia così eterea, ha scelto il momento per compiere, ancora una volta, la sua magia. E, da quel quadro così poco celebre, inizia il racconto della straordinaria vita della donna dipinta. Siamo nei primi anni del ‘900 ed Elenoire, una talentuosa compositrice e pianista, è combattuta fra l’esigenza di suonare una musica al di fuori dalle convenzioni dell’epoca e le imposizioni conservatrici del marito. Durante un viaggio verso Nizza, però, la coppia si smarrisce in un villaggio ammantato di surrealismo, dove incontrano personaggi particolari, un pittore cieco che dipinge solo nudi di donna, un avventuriero che vive nelle grotte sul mare assieme ai suoi gatti e a un vecchio organo a canne. E poi il mare porterà un assassino dilaniato dal rimorso, che insegnerà a Elenoire il potere della passione. Sospesi in un mondo fra sogno e realtà, Adrien ed Elenoire saranno costretti ad affrontare le proprie paure e le proprie convinzioni per vivere in eterno attraverso note incantate. Una storia d'amore romantica e devastante per la sua intensità che trascinerà il lettore in un'estasi di note e poesia. Link d'aquisto: http://www.sesatedizioni.it/cantico-sulloceano/
http://www.amazon.it/Cantico-sulloceano-Federica-Leva-ebook/dp/B00GT44GPQ/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1403539992&sr=8-1&keywords=cantico+sull%27oceano
http://www.ibs.it/code/9788897822332/leva-federica/cantico-sull-oceano.html


BOOKTRAILER E DEDICA

Dedico questo romanzo a coloro che amano la musica e riescono a coglierla anche nelle piccole cose, come il sospiro di un’onda contro gli scogli o l’apparente silenzio della notte. Un pensiero speciale è rivolto alla memoria di Massimiliano, un giovane pianista che ha scelto di riposare per sempre nel mare, cullato dall’ancestrale carme della vita che nasce, si spegne e si rinnova. Le sue ceneri, sparse nel mare di Francia nel giorno del suo ultimo compleanno trascorso su questa terra, ora vivono nella musica e nei filati del vento. E come loro, sono diventate cantico ed eternità.



I PERSONAGGI:
Elenoire Lanter
Elenoire è come una delle rose blu che crescono nel giardino di Roland, il pittore cieco: unica e preziosa, ma incapace di crescere e di schiudersi senza essere accudita dal marito Adrien. In lei risuona la musica della terra, una musica semplice e intimistica, tessuta alla maniera degli impressionisti e dei simbolisti del suo tempo. È la musica di Maurice Ravel e di Debussy, ma ad Adrien non piace. Lui preferisce la magniloquenza del romanticismo, e anche gl’impresari di Parigi incoraggiano Elenoire a comporre assecondando le loro direttive. Per Elenoire, giovane donna del 1922, è inaccettabile vivere in aperto contrasto con la volontà del proprio sposo, e obbedisce alle sue richieste; ma quando la coppia si smarrisce nelle campagne di Vallè Rose, qualcosa cambia. Elenoire rivive alcuni momenti della giovinezza che credeva di aver dimenticato, e Adrien s’invaghisce di una giovane violinista, che non è quello che sembra. Con angoscia, Elenoire si accorge che il rapporto con Adrien le si sta sgretolando fra le mani, e niente sembra poterlo salvare. Il tempo passa e uno dopo l’altro, i pochi, surreali abitanti del villaggio la costringono a confrontarsi con le proprie paure e i propri desideri. Alla fine, camminando sulla collina affacciata sul mare, Elenoire saprà chi scegliere, fra la musica e Adrien.


ESTRATTO SU ELENOIRE:
Elenoire tacque, il capo chino. Non sapeva come accadesse ma tutti, a Vallée Rose, sembravano penetrare nella sua coscienza come se il suo volto fosse stato lo specchio limpido di una baia fra le scogliere. Era così trasparente? Rammentava come Edgard fosse comparso nel turbinio delle foglie rosse e gialle, sul viale alberato, per mostrarle la via del mare… “Già allora sapeva ogni cosa, pensò. Io sola ignoravo che non si può lottare troppo a lungo contro il destino e contro se stessi, perché il destino vince sempre...” Si alzò. Non sapeva che ore fossero ma senza dubbio era quasi sera e doveva rientrare alla locanda. Sfiorò l’organo con affetto e si riavvolse nella mantella, un gesto ampio e lento, mentre Edgard la fissava intensamente, le vampe delle candele che si attorcevano nelle ombre degli occhi socchiusi. Elenoire si strinse nel manto, colta dall’imbarazzo, ma poi si accorse che i suoi erano gli occhi di un esteta e non c’era offesa nella loro appassionata contemplazione. L’accarezzavano come le mani di Roland l’avevano sfiorata nell’evocare le tiepide forme del suo corpo nudo e, in ugual modo, nella sua voce non c’era desiderio ma soltanto ammirazione.

Adrien Lanter
È il personaggio che tutti i lettori hanno odiato, sino a ora. Ha sposato Elenoire, ma è più innamorato del suo talento che del suo cuore e della sua sensibilità. Durante il romanzo, la sua ammirazione si trasfigura in rabbia e disprezzo e, senza saperlo, spinge la moglie davanti a un bivio: scegliere lui, con i suoi modi bruschi e le sue parole taglienti, o la musica, soave, seducente e fedele… La scelta sembrerebbe facile, ma qualcosa cambia, nel tempo in cui lui ed Elenoire rimangono intrappolati a Vallèe Rose.I giorni e le settimane sembrano non trascorrere mai, come se il pendolo della vita si fosse fermato, o scandisse ore lunghe interi giorni. Adrien, che non desiderava fermarsi al villaggio, scopre qualcosa che lo attrae, e mentre scivola sempre di più nell’errore e nel peccato, la sua mente si purifica e si apre alla comprensione. Ma gli basterà accorgersi di amare Elenoire, per ottenere il suo perdono? ESTRATTO SU ADRIEN:
«Sulla barca, senza fiatare!» Adrien spinse sgarbatamente Elenoire su una vecchia imbarcazione che aveva preso in prestito quel pomeriggio da Silvère, il falegname di Vallée Rose. Lei provò a protestare ma lui la costrinse a sedere sulla panchetta intimandole di tacere e, remando furiosamente, la condusse sulla riva assolata. «Giù, svelta! E non parlare, dannazione a te! Come hai potuto fare una cosa simile? Proprio tu, mia moglie? Come hai potuto suonare quella musica? Te l'avevo proibito!» L’afferrò per un braccio e, quasi correndo attraverso il bosco, la portò alla locanda. Impugnò le chiavi della loro suite ancor mentre risaliva le scale, sbatté dentro la moglie e con un calcio si richiuse la porta alle spalle. Era così fuori di sé che per un momento Elenoire temette che l'avrebbe percossa. Si rifugiò tra la finestra e l’armadio di noce schiacciandosi contro il muro, mentre Adrien camminava su e giù nella stanza, stringendo e aprendo convulsamente i pugni nel tentativo di dominare la propria rabbia. Era rosso di collera e respirava con affanno. Imprecando fra i denti, colpì i pennelli e le spazzole posate sul tavolo della toeletta, sbattendole sul pavimento. Poi si fermò dinanzi a lei, con gli occhi fiammeggianti. «Perché lo stai facendo?» ruggì. «Ti diverti a irritarmi?» Roland, il pittore cieco.
È un pittore, e vive in una casa apparentemente abbandonata, a Vallèerose. Il suo primo approccio con Elenoire è turbolento, perché lui dipinge solo nudi di donna, e la giovane pianista, così pudica e vergognosa del suo aspetto, ne è turbata. Poi, emerge la verità. Roland è cieco. E dipinge toccando le sue modelle. Ovunque. Nel tempo che trascorrerà a Vallée Rose, Elenoire diventa la sua modella, e fra loro s’instaura un forte legame, intriso di erotismo e purezza insieme. Se accadrà qualcosa, fra loro, lo scoprirete solo leggendo…
ESTRATTO SU ROLAND:
“Quando uscì, Roland indugiò a lungo a osservare il velo di donna che si asciugava sulla tela. Lo sfiorò e il colore già raggrumato lo ferì come il taglio pungente di una spada. L'anima di Elenoire era avviluppata da rovi, pensò. Li sentiva germogliare sotto i palmi aperti per risalire a ghermirne il pallido riflesso, soffocandolo in un abbraccio mortale. Fu percorso da un tremore – c’era vita in quella tela – e d’un tratto ebbe la sensazione che sotto le sue mani qualcosa si smuovesse e si accorse d’affondare in una calda pozza di sangue vermiglio che colava dal dipinto, raccogliendosi in polle vischiose ai suoi piedi, sul pavimento… Trasalì, sgomento, ma un soffio di vento gli scompose i capelli, anche se la finestra era chiusa, e lentamente il sangue si ritrasse, asciugandosi nel volto ancora grezzo. Roland si scostò dal ritratto, turbato e affascinato a un tempo. Ah, stupefacente! esultò. Se Elenoire sopravvivrà per accordarne il compimento, alla fine avrò creato il mio capolavoro più sublime.



Questi sono solo alcuni personaggi di questo incredibile romanzo, che nella mia recensione ho definito superbo.  Se desiderate soddisfare maggiori curiosità, vi invito a visitare  presentazione tutta da sfogliare, e l'intervista. Intanto desidero lasciarvi i diversi commenti dei lettori. "L'oceano, il sogno", 18 febbraio 2014 Di JazzFeathers (Verona - Italy)
Come la storia di una nave persa in mare può essere ricostruita solo mettendo insieme i relitti portati a riva dalla risacca, così la vera anima di Elenoire può ritrovare se stessa solo raccogliendo le esperienze della persone attorno a lei e facendole proprie. In un paese sperso nella campagna francese, che forse è un sogno, ma forse è il luogo più reale del mondo, Elenoire, fantastico genio musicale e fragile anima insicura del destino, incontra pittori ciechi, artigiani di strumenti musicali, e perfino assassini. E tutti hanno un dono da farle, un frammento di quell’anima che lei ha smarrito tempo fa e che ora può ricostruire e veramente vivere. Perché solo ritrovando se stessa, Elenoire può trovare la via fuori dal sogno e dentro la vita vera. Bravissima JazzFeathers. Ha colto appieno il senso della storia! Quando letteratura e musica diventano poesia, 20 dicembre 2014 Di Wirton Arvel "Autore di Vagabondando fra le s... (Somewhere in Slumberland) - (TOP 1000 RECENSORE)
«[..]Paesaggi (che) sembrano avvolti dalle nebbie sognanti di ricordi perduti» «Bellezza ed eleganza sul trono dell’armonia suprema: la musica» Se facendo un azzardato paragone la poesia sta alla letteratura come l'armonia dei suoni sta alla musica, questo libro è una sinfonia di parole che ammantano poeticamente un delicato e pregevole racconto in prosa. Un libro splendido, che senza dubbio alcuno merita i premi che ha vinto finora. Per me è stato uno dei libri più belli del 2014 e ne avrò letti circa 200. Certo non tutti avranno i miei gusti, come non tutti sentono lo stesso canto del mare narrato dalle onde... …per me è stato come aver incontrato qualcuno che «S’inchinò con grazia, vento nel vento, e si allontanò, il passo elegante, svanendo nel turbinio dei petali di pesco trascinati dalla brezza» (Tutte le citazioni sono prese dal testo di questo libro)
Misterioso e passionale, 11 marzo 2014, di Amazon Customer
Non sono in grado di scrivere recensioni, ma sono in grado di dire ciò che mi piace e ciò che non mi piace. Questo romanzo indiscutibilmente MI E’ PIACIUTO! L’ho trovato coinvolgente e misterioso, per me è stato facile immedesimarmi nel personaggio principale e “perdermi” nell’incantevole e misterioso villaggio di Vallérose, coi suoi abitanti così singolari, accoglienti e “risolutori”. Alla fine del libro mi sono chiesta come mai era già terminato mentre avrei voluto che la storia proseguisse ancora, per perdermi nelle note immaginarie della musica di Elenoire e nelle storie tristi e sconvolgenti dei personaggi incontrati. Lo consiglio vivamente a chi ama la musica, le passioni, i misteri… e anche a chi non li ama, magari potrebbe cambiare idea! Vi siete incuriositi? Non vi resta che leggere Cantico sull'Oceano! Se desiderate fare due chiacchiere con l'autrice, o semplicemente saperne di più, potete visitare il suo blog: www.federicaleva.it.
Al prossimo appuntamento con Dedicato a... A Presto!




Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :