Un viaggio di lavoro porta Jude a Parigi tra i quadri di una vecchia galleria. Lui odia quell’incarico, preferirebbe rimanere a Londra tra il glam dei locali che frequenta e gli eventi che organizza al British Museum come art director. Draga, un' infermiera professionale che viene dalla Bosnia, lavora come addetta alle pulizie, nella stessa galleria di Jude, a Parigi. Siamo negli anni 90 e in Bosnia si svolge un conflitto violento che ha portato la donna a cercare asilo politico con lo status di rifugiata proprio in quella città. La loro amicizia è un occasione per entrambi di cambiare, l’amore potrebbe rimettere insieme i pezzi delle loro vite, ma bisogna avere coraggio. Jude deve combattere con il suo lato oscuro e Draga è in pericolo, scoprirà sulla sua pelle che non sempre ci si può fidare, e che spesso, niente è come sembra.
A questo libro do 3 stelle e mezzo. Come romanzo d’esordio è veramente ben fatto, originale e ben strutturato. Il romanzo è sia dal punto di vista di Jude che di Draga e molte volte non riuscivo a capire quando cambiava. Mi ritrovavo a leggere dal punto di vista di Jude a quello di Draga senza accorgermene e a causa di questo dovevo tornare indietro a rileggere quei punti.
I temi sono affrontati molto bene, tutto ruota intorno alla violenza sulle donne: la mostra che alleste Jude, il passato di Draga e della sua amica… Però ci sono delle caratteristiche presenti in altri 49384958, che lo fanno scivolare nella monotonia. Ad esempio, Draga è acqua e sapone e molto insicura, Jude è il solito playboy sbandato e ovviamente non poteva mancare la ragazza innamorata di Jude che è il contrario di Draga.