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Rugb.rica Mondiale - Fasce e formazioni ideali

Creato il 19 settembre 2011 da Rightrugby
In diversi post abbiamo accennato a squadre di prima, seconda, terza fascia. E' chiaro a cosa facciamo riferimento: nel gerarchico e meritocratico mondo del rugby (le due cose  NON sono nel nostro caso in contraddizione), comanda il ranking Irb e quand'è l'ora, ancor di più il piazzamento ai Mondiali.
Le prime quattro, le semifinaliste, rappresentano la prima fascia: nel 2007 erano Sudafrica, Inghilterra, Francia e Argentina, ma già allora era difficile pensare che Nuova Zelanda e Australia non ne facessero parte. In più nel 2011, dopo 4 anni di declino (anche per i pochi test e la lentezza Irb nel farla aderire a uno dei grandi tornei per Nazioni), è opinione comune che l'Argentina ne sia uscita; è sempre instabile determinare se ne facesse parte l'Inghilterra o la Francia, mentre l'Irlanda vi aveva ballato dentro e fuori solo nel 2010. Tra qualche settimana si vedrà.
Subito dopo c'è la seconda fascia, le quarti-di-finaliste. Vi ambisce da sempre l'Italia senza mai riuscirci (fu ottava per un po' nell'anno giusto 2007 con Berbizier, ci condannò poi quel 16-18 con la Scozia), ci sta l'Argentina anche se la dovrà sudare quest'anno e le altre europee del Sei Nazioni; ogni tanto - non probabilmente stavolta - vi irrompe una Pacifica tra Fiji e Samoa.
La terza fascia è fondamentale: a parte che ci stanno gli Azzurri almeno come ranking d'ingresso (dal nono al dodicesimo posto, l'Italia è undicesima), le prime tre squadre di ogni girone sono quelle che parteciperanno di diritto alla prossima edizione della Coppa del Mondo, senza dover passare dalle qualificazioni qualsiasi sia il loro ranking. Qui le posizioni sono più disputate rispetto al club molto ristretto di quelle che arrivano ai quarti. Attualmente parrebbero abitarci Canada, Scozia o Argentina, Italia e Samoa (queste ultime sulla fiducia).
Sotto c'è l'area delle ulteriori otto qualificate al Mondiale, variabili con l'esito dei gironi di qualificazione (sono solo 25 sono le nazionali che si siano qualificate ad un mondiale); più sotto il mare magnum di tutte le altre dove si gioca a rugby.
A proposito di qualifiche e meriti, qui sotto trovate la formazione Abr-ideale della seconda giornata di Mondiale. E' preliminare, la giornata infatti finirà solo martedì: siamo in attesa di inserire nomi italiani (speriamo non russi). Voi dite la vostra che io ho detto la mia.

Fullback - Lucas Amorosino, Argentina. Arrivato in nazionale come seconda scelta, l'ex Leicester e PampasXV è stato l'incubo della difesa avversa. In panchina: Paul Williams, Samoa: due prestazioni in settimana, al piede e non solo, da leader in campo.
- Right winger: Vincent Clerc, France. Ha segnato tre mete, la prima al terzo minuto e l'ultima in extra time per raggiungere il bonus. Indefesso.
- Left winger: Richard Kahui, New Zealand. Confermato rispetto alla formazione della prima giornata.  Intelligente oltre che produttivo. In panchina: Alesana Tuilagi, Samoa. Ha segnato 3 mete in settimana, ma alla seconda prova era un po' stanchino.
- Outside centre: Conrad Smith, New Zealand. Ha segnato significativamente la prima meta di 13 al Giappone. Lo eleggiamo nonostante la pochezza degli avversari.
- Inside centre: Francois Steyn, South Africa. Lo scorso turno era in formazione come fullback, ora al centro. Comunque ci deve essere, bombarda e carro armato. In panchina: Shontayne Hape, England. Per le due mete che tirano su il morale alla pesta Inghilterra del primo tempo.
- Halfback: Ander Monro, Canada. Due drop su tre contro la Francia e il campo pesante. In panchina: Dan Parks, Scotland, uno dei pochi ancora affidabili al quasi 100% al piede e ognitempo.
- Scrum half: Nicolas Vergallo, Argentina. Ha eseguito il miglior game plan della giornata, che ha esaltato i Pumas manco fossero nel 2007 e ridimensionato la Romania rispetto alla prova con la Scozia . In panchina: Morgan Parra, France. Tornato ai suoi livelli, capocannoniere quasi con una sola partita.
- Nr 8: Louis Picamoles, France. Bell'esordio, non si capisce come mai il coach gli preferisca Lakafia. In Panchina: Pierre Spies, occhio sta tornando in forma e non solo dal punto di vista muscolare.
- Openside flanker: Sean O'Brien, Ireland. Anomalo, non certo un grinder, merita come placcatore e ball carrier. In panchina: Heinrich Broussow, South Africa, lo Specialista, solo perchè l'avversario dell'irlandese era più impegnativo. Menzione per Maurie Fa'asavalu, Samoa, due prestazioni in settimana notevoli.
- Blindside flanker: Stephen Ferris, Ireland. Scelta difficile: nel ruolo si sono confermati nella giornata Shalk Burger e Jerome Kaino. Eleggiamo l'irlandese per l'impresa storica di squadra cui ha dato contributo importante.
- Lock: Jamie Cudmore, Canada.  due prove importanti in settimana, una proibitiva contro i francesi in cui se l'è cavata egregiamente.
- Lock: Danie Roussow, South Africa. Ha l'ingrato compito di rimpiazzare Victor Matfield e non s'è dimenticato di quanto vinceva il titolo mondiale col nr.8 sulle spalle. Ball carrier devastante. In panchina: Paul O'Connell, Ireland. Grande vecchio,  credevamo già sul viale del tramonto.
- Tighthead prop: Mike Ross, Ireland. Per forza o per esperienza, ha stroncato un anno di progressi della mischia australiana che aveva retto quella italiana.
- Loosehead prop: Mike McDonald, Usa. Grande prova come ball carrier, dominante anche in mischia. In panchina: Rodrigo Roncero, Argentina. ha retto i pesanti rumeni, ha corso per il campo, non ha fatto cazzate disciplinari.
- Hooker: William Servat, France. Ball carrier principale dei Bleus, a tempo perso si occupa anche di reggere la sua mischia al primo posto mondiale e di non sbagliare un lancio in rimessa.

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