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Rugby: coach Andre Bester e la prima parte di stagione

Creato il 24 dicembre 2014 da Sportduepuntozero
rugby - ad maiora cus torino - foto Mario Sofia

foto Mario Sofia

Si è fatto conoscere e apprezzare il giovane CUS Ad Maiora Rugby 1951 di coach Andre Bester, che ha concluso al quarto posto il girone 1 della serie A e dal 18 gennaio riprenderà la sua stagione con le dieci partite decisive per rimanere in categoria. Il tecnico sudafricano analizza con soddisfazione la prima parte del campionato. «È stato impegnativo – spiega – per me e per i ragazzi andare a giocare contro tre delle prime quattordici squadre italiane. Sono convinto che alla fine due fra Lyons Piacenza, Rugby Reggio e Pro Recco arriveranno alle semifinali playoff per salire in Eccellenza. Nonostante la difficoltà del nostro raggruppamento, soltanto nella partita in trasferta a Reggio non abbiamo avuto la mentalità giusta e non siamo stati all’altezza della situazione. Nelle altre occasioni abbiamo sempre espresso un ottimo gioco. Fin dall’inizio si è capito che il gap dal punto di vista fisico ci avrebbe penalizzato e per questo motivo da quattro settimane svolgiamo ogni martedì e mercoledì mattina due ore e mezza di palestra a partire dalle 6. Un’altra lacuna da colmare riguarda l’esperienza, che, come si dice, “non si può acquistare”, ma si acquisisce gradualmente, affrontando e superando le prove più ostiche tutti insieme. C’è differenza fra il team, che è formato dai 15 che vanno in campo, e la squadra, composta dal gruppo di oltre 40 elementi che si allena per disputare le partite. Dobbiamo puntare sulla squadra. Finora quest’anno 33 atleti sono stati convocati in serie A e 31 sono stati impiegati. Tutti hanno fatto un’esperienza importante, che sarà loro utile nel prosieguo del campionato».

È evidente che i progressi non s’improvvisano. «Alla base di ogni risultato c’è la programmazione, che deve partire dal reclutamento nelle scuole e passare attraverso il settore giovanile, per arrivare ai senior. Tutto questo fa parte del nostro progetto pluriennale, che tiene anche in grande considerazione il settore femminile, che vogliamo veder crescere in numeri e qualità. Ciò che voglio creare non è una squadra fine a se stessa che vinca il campionato, ma un ambiente complessivo in cui si pongano le condizioni per migliorare. Mi ritengo un allenatore di vita e al CUS Torino voglio affermare non un sistema di gioco, ma uno stile di vita. Per fare questo ci vuole tempo. Avverto attorno a me il sostegno del presidente Riccardo D’Elicio e del direttore generale Andrea Ippolito. Al CUS Ad Maiora sono circondato da persone motivate, come il presidente Massimo Malvagna e come Marco Pastore, un responsabile di sezione che ha portato molta energia e sta contribuendo a formare un forte spirito di club. Il nostro direttore sportivo Salvo Lo Greco non perde occasione per far sentire la sua vicinanza a me e alla squadra e lo stesso fanno gli altri dirigenti. Ci sono dunque le opportunità per svolgere un grande lavoro e tutti stiamo dando il massimo per progredire. Se penso che sarebbero bastati due calci sbagliati in meno, uno a Recco e l’altro a Grugliasco contro il Piacenza, per andare alla poule promozione, posso dire che siamo andati molto vicino all’obiettivo, ma che non siamo ancora pronti per conseguirlo. Mi prendo tutta la responsabilità per le sconfitte. Non bisogna comunque mai guardare al passato, ma al futuro, ed è ciò che stiamo facendo».

La poule retrocessione inizierà domenica 18 gennaio e le avversarie dei cussini saranno ancora il CUS Genova e il Piacenza Rugby e in più il Firenze, la Capitolina e il CUS Perugia, che si sono piazzati agli ultimi tre posti nel girone 4. Si giocheranno partite di andata e ritorno e al termine le ultime due retrocederanno in serie B. «Andremo in campo per vincere – dichiara Andre Bester – . La nostra mentalità è migliorata molto nella prima fase, soprattutto nei match casalinghi, e l’impegno che vedo quotidianamente è straordinario>>.


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