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RUGBY - Coppa del Mondo, sfuma il sogno azzurro: con l'Irlanda, per l'Italia non c'è O'Gara.

Creato il 02 ottobre 2011 da Andreakur
Doveva essere la partita del secolo per il rubgy italiano ma di fatto si è conclusa con una sonora lezione da parte degli irlandesi; tre mete a zero, un 29-6 che non lascia alibi e scampo agli azzurri i quali, per la terza volta consecutiva (dopo Australia 2003 e Francia 2007), debbono accantonare il sogno di arrivare per la prima volta ai quarti di finale della Coppa del Mondo. Il match ha messo subito in chiaro l'impostazione delle squadre: l'Irlanda si affida alla velocità dei centri e delle ali e sopratutto all'apertura O'Gara, rapido con l'ovale in mano e svelto col piedino fatato. L'Italia invece gioca di forza col pack, uno dei migliori al mondo, trascinato da Parisse in cabina di regia. Il risultato si sblocca subito: al 5', un placcaggio alto di Canale viene punito dal Sig. Kaplan con una punizione che O'Gara realizza: Irlanda 3 Italia 0. Al 9' ecco in azione la mischia azzurra che gira quella irlandese e conquista un calcio che Mirco Bergamasco mette nell'acca: 3 pari. Tre minuti più tardi Van Zyl commette un errore che dà l'opportunità a O'Gara di andare alla piazzola ma l'irlandese centra il palo. Ma l'Irlanda cerca la meta e quasi la trova se Masi non salvasse sulla bandierina destra del campo. Poi ci si mette l'arbitro a fischiare uno strano fallo di Parisse dopo la touche il che consente a O'Gara di vendicare l'errore precendente e portare di nuovo avanti la sua squadra. Si fa sentire allora la pressione azzurra col pack: mischia ai 5 metri e la punizione di Mirco Bergamasco è ok: 6 pari al 19'. L’Italia ha un sussulto in avanti con una percussione di Castrogiovanni fermata a pochi centimetri dalla meta (sarà l’unica chiara occasione dei cinque punti per l’Italia). Dieci minuti più tardi, l'arbitro sventa una irregolare meta irlandese per un doppio palleggio in avanti del n.14. E' un momento del match in cui la difesa azzurra si disunisce e paga cara la disattenzione con una punizione contro che, manco a dirlo, O'Gara realizza al 34': Irlanda in vantaggio 9-6. La reazione azzurra però non si fa attendere: Semenzato ruba una buona palla e innesca Gheraldini, il cui attacco viene ostacolato irregolarmente; l'arbitro infatti sanziona la furbata irlandese con un calcio per l'Italia ma Mirco Bergamasco pareggia il conto dei pali con O'Gara. C'è ancora tempo per registrare l'ennesima performance del pack azzurro con un travolgente carretto che però non ottiene nulla, se non un applauso d'encomio. Si va così al riposo sul 9-6 per l'Irlanda, dopo un primo tempo di sostanziale equilibrio. Equilibrio che si spezza subito ad inizio ripresa, complice il solito O'Gara, che centra il break: 12-6 per l’Irlanda. Break fatale perché gli azzurri non ce la faranno più a riprendere gli irlandesi. Che prendono i nostri in velocità e, in cinque minuti (dal 47’ al 52’), prima con capitan O’Driscoll (bravo a sfruttare una iniziativa di Bowe) e poi con Earls (servito da Ferris), saltano tutti i sogni di gloria dell’Italia. La doppietta di Earls a tempo scaduto (ci sono tutte le trasformazioni di O’Gara) sono la consacrazione di una superiorità netta dell’Irlanda, che nei quarti troverà il Galles, mentre l’Italia torna a casa senza il cittì Mallett, che passa il testimone al francese Brunel. Aspettando il famoso salto di qualità.

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