La tradizione per la “prima” di serie A è molto propizia in casa CUS Ad Maiora Rugby 1951. Due anni fa, al debutto in A2, affrontò il CUS Padova, un’altra matricola, e vinse per 32-13. Andò ancora meglio nella scorsa stagione con il 45-13 inflitto al Benevento, di nuovo una neopromossa. Questa volta la situazione, almeno nelle premesse, è piuttosto diversa. Domenica, alle ore 15,30 al centro sportivo Angelo Albonico, per la prima volta capitan Andrea Merlino e compagni giocheranno nel nuovo torneo di A unificato e in più saranno opposti al Rugby Reggio, una compagine che non arriva dal basso, ma dall’alto, essendo stata retrocessa dall’Eccellenza. Nel trionfo delle novità, anche gli universitari costituiscono una realtà inedita, essendo all’inizio del ciclo sotto la guida tecnica di Andre Bester. Un’avventura che si annuncia estremamente stimolante ed emozionante.
«L’arrivo del nuovo tecnico – spiega capitan Merlino – ha comportato un cambiamento radicale del sistema di allenamento e di gioco. Il metodo di preparazione di Bester ha più un’impronta professionistica, dal momento che lui si aspetta di avere a che fare con dei professionisti o comunque con persone che si comportino come tali. Ciò che salta immediatamente all’occhio è che, rispetto a prima, durante gli allenamenti i contatti fisici sono molto minori. L’attitudine al contatto nel nostro sport c’è già in ogni atleta e non richiede di essere allenato. Anzi il limitarlo in settimana, a mio parere, oltre a preservare il fisico, aumenta la voglia di cercare il contatto la domenica in partita. Dal punto di vista del gioco, con Regan Sue era più puntato sulla difesa, mentre Bester, pur non trascurando nulla, privilegia l’attacco e quindi ci fa provare i movimenti e le giocate sempre con la palla in mano. Ho notato con piacere che tutti i ragazzi si sono subito immedesimati in questo cambiamento e hanno cercato di gettarsi a capofitto nella nuova esperienza, lasciando da parte qualsiasi dubbio».
Nel derby molto sentito contro il VII Rugby di serie B per l’assegnazione del 3° “Trofeo della Mole” e soprattutto nelle amichevoli contro le pari categoria, che hanno sortito il successo sul Badia e la sconfitta contro il Lumezzane, i cussini hanno cercato di mettere in pratica quanto acquisito in queste settimane di duro lavoro. «Ho notato – afferma il capitano – che il livello di assimilazione è già buono, a prescindere dai risultati. Al termine del match perso contro il Lumezzane ho detto ai miei compagni che la sconfitta aveva il pregio di gettare acqua sui facili entusiasmi e di costringerci a riflettere sui nostri punti deboli e dunque sugli aspetti su cui dobbiamo ancora lavorare in modo particolare. Abbiamo un po’ faticato in mischia, ma vale la pena sottolineare che contro VII e Lumezzane abbiamo schierato due squadre miste e anche a Badia non abbiamo messo in campo la formazione titolare. È chiaro però che siamo consci che dobbiamo migliorare in quella fase, perché è sempre stata una nostra arma vincente e dovrà continuare a esserlo. Per il resto mi pare che, per quanto riguarda la velocità del gioco e la trasmissione della palla, tutti ci siamo impegnati al massimo e i risultati si siano già visti rispetto all’anno scorso. Anche l’innesto di Karlo Aspeling ci darà dei benefici da questo punto di vista. La sua esperienza e la sua qualità come giocatore e come leader in campo faciliterà il compito di tutti noi».
Coach Bester ha dimostrato grande fiducia anche nei confronti dei giovani del vivaio cussino e ha inserito i cinque Under 18 Alberto Carbone, Gianmarco Perrone, Mauro Porporato, Nevio Racca ed Edward Reeves nella rosa della prima squadra. «Sono tutti molto promettenti – osserva Merlino – e il fatto che possano giocare in prima squadra conferma la bontà del lavoro svolto negli anni scorsi per farli crescere. Ci sono anche altri ragazzi che possono ambire a salire. La loro presenza aumenta la concorrenza interna e quindi rappresenta per tutti un grande stimolo a dare il massimo per giocarsi il posto».
Un Ad Maiora in buona salute, dunque, s’appresta a inaugurare il calendario del girone 1 con un test fra i più probanti. «Trovare subito il Rugby Reggio, che viene direttamente dall’Eccellenza e nel corso dell’estate è stato molto attivo sul mercato, sarà un bene per noi, perché ci farà capire qual è il nostro livello rispetto agli avversari. Ci sono delle compagini che sulla carta dovrebbero essere più forti di noi, ma alla fine è il campo che emette il verdetto. Quest’anno vedremo un CUS Torino che continuerà a macinare metri in mischia chiusa e in più quando deciderà di giocare palla in mano sarà in grado di fare danni. Siamo uno dei team più giovani del campionato e affronteremo tutti i match senza paura, con tante gambe e molta velocità, sorretti da una motivazione enorme a fare bene. Penseremo a una partita alla volta e non ci porremo obiettivi, ma neanche limiti, consapevoli del nostro valore. Chiudere il primo girone nelle prime tre sarebbe un primo traguardo importante nel nostro percorso di crescita. In questi anni non è mai stato facile e abbiamo spesso dovuto scalare le montagne e ribaltare i pronostici. Alla fine, però, i risultati hanno sempre parlato per noi e dimostrato che la nostra è una squadra che arriva dove vuole arrivare. Sono certo che anche questa volta sarà così».
Il Rugby Reggio si è rinnovato nel corso dell’estate. In panchina è arrivato Roberto Mandelli, che vanta 9 caps in Nazionale e aiuterà la squadra anche in campo, in seconda e terza linea. Suo vice è il mediano Tommaso Bricoli. Nuovo mediano di mischia è Florian Cazenave, 24 enne francese che vanta molte esperienze nella Nazionali giovanili e nel 2010 è approdato anche in Nazionale A. A livello di club, è stato al Tarbes e al Perpignan. Lo scorso anno ha perso l’uso dell’occhio sinistro per un infortunio e gioca con i Google Glass. Altro volto nuovo è il 31enne estremo piazzatore parmense Michele Garulli, che ha indossato le maglie dell’Overmach Rugby Parma, del Colorno, dei Crociati e del Noceto e nel suo palmares vanta anche le convocazioni in azzurro con le Nazionali Under 18, Under 21 e l’Italia Seven. Dal Viadana di Eccellenza proviene Anton Gatti, 22enne tallonatore nato in Russia. Altro giovane di talento è il 19enne centro Francesco Masini, che è cresciuto nel Reno Bologna e a 16 anni è stato voluto da Noceto dove ha continuato il suo percorso nell’Under 20. Nell’ultimo anno ha fatto esperienza con l’Amatori Parma, diventando un giocatore di punta della squadra. Nelle amichevoli pre-campionato i Diavoli hanno disputato il triangolare di Vicenza, battendo i Rangers e cedendo al CUS Verona, e poi hanno perso di misura contro l’Accademia Fir (13-17). Nell’ultima uscita hanno affrontato il Viadana, allenato da Regan Sue, ex tecnico cussino, e sono stati battuti per 45-3.
Domenica, sempre all’Albonico e in contemporanea con la squadra senior, giocherà la compagine femminile di serie A, che ospiterà il Riviera del Brenta. Il programma cussino inizierà già sabato con l’Open day, un allenamento aperto a tutti, grandi e piccini, esperti e meno. Saranno coinvolte tutte le categorie dalla Under 18 alla Under 6. Nel pomeriggio, dopo il terzo tempo, tutti a bordo campo a fare il tifo per le Under 14, contro il Rivoli (ore 15,30) e il San Mauro (16,30), e i Bulls di serie C, guidati da Nicola Catalfamo e Nicola Compagnone, che riceveranno il Rivoli alle 17,30.